DENOMINAZIONE
ANTALGIL 200 MG COMPRESSE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antiinfiammatori ed amtireumatici non steroidei.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene: principio attivo ibuprofene 200 mg. Per l'ele
nco completo degli eccipienti, vedere sezione 6.1
ECCIPIENTI
Amido di mais, amido pregelatinizzato, ipromellosa, cellulosa microcri
stallina, sodio amido glicolato, silice precipitata, sodio laurilsolfa
to, E 104 lacca alluminio, E 110 lacca alluminio, titanio diossido, gl
icole propilenico, cera carnauba.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico dei dolori di varia origine e natura (mal di t
esta, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori osteoarticolar
i e muscolari).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Bambini al di sotto dei 12 anni (vedere sezione 4.2). Ipersensibilita'
al principio attivo o ad altre sostanze strettamente correlate da un
punto di vista chimico e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Storia d
i emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti tra
ttamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o
piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). Ulc
era gastro-duodenale attiva o altre gastropatie. Insufficienza cardiac
a severa (IV classe NYHA). Ultimo trimestre di gravidanza e allattamen
to (vedere sezione 4.6). Grave insufficienza renale o epatica (vedere
sezione 4.2).
POSOLOGIA
Adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 1-2 compresse 2-3 volte al giorno. N
on superare la dose di 6 compresse al giorno. Non superare le dosi con
sigliate. La dose efficace piu' bassa deve essere usata per il periodo
piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
Questo medicinale e' solo per l'uso a breve termine e non devono esser
e superati i 3 giorni di trattamento. Se i sintomi persistono o peggio
rano e' necessario consultare un medico. Se Antalgil e' necessario per
piu' di 3 giorni o se i sintomi peggiorano, o persistono, e' necessar
io consultare il medico. Anziani: i FANS devono essere usati con parti
colare cautela nei pazienti anziani che sono piu' inclini a eventi avv
ersi e sono ad aumentato rischio di emorragia gastrointestinale potenz
ialmente fatale, ulcerazione o perforazione (vedere paragrafo 4.4). Se
il trattamento e' considerato necessario deve essere usata la piu' ba
ssa dose per la piu' breve durata necessaria per il controllo dei sint
omi (vedere sezione 4.4). Il trattamento deve essere rivisto a interva
lli regolari e interrotto se nessun beneficio e' visto o se occorrono
intolleranze. Bambini: ANTALGIL e' controindicato nei bambini di eta'
inferiore ai 12 anni (vedere sezione 4.3). Insufficienza renale: nei p
azienti con lieve o moderata riduzione della funzione renale, il dosag
gio deve essere mantenuto il piu' basso possibile per la piu' breve du
rata necessaria a controllare i sintomi e la funzione renale deve esse
re monitorata. ANTALGIL e' controindicato nei pazienti con grave insuf
ficienza renale (vedere sezione 4.3). Insufficienza epatica: nei pazie
nti con lieve o moderata riduzione della funzionalita' epatica, il dos
aggio deve essere mantenuto il piu' basso possibile per la piu' breve
durata necessaria a controllare i sintomi e la funzione epatica deve e
ssere monitorata. ANTALGIL e' controindicato nei pazienti con grave in
sufficienza epatica (vedere sezione 4.3). Modalita' di somministrazion
e: la compressa deve essere deglutita con un bicchiere d'acqua durante
o dopo un pasto.
CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
AVVERTENZE
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della pi
u' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile che occorre
per controllare i sintomi (vedi sezione 4.2 e Rischi gastrointestinali
e cardiovascolari riportati sotto). E' consigliabile assumere il farm
aco a stomaco pieno. In pazienti asmatici il prodotto deve essere util
izzato con cautela, consultando il medico prima di assumere il prodott
o. L'uso di Antalgil deve essere evitato in concomitanza di FANS inclu
si gli inibitori selettivi della COX-2. Mascheramento dei sintomi di i
nfezioni sottostanti: antalgil puo' mascherare i sintomi di infezione,
cosa che potrebbe ritardare l'avvio di un trattamento adeguato e pegg
iorare pertanto l'esito dell'infezione. Cio' e' stato osservato nella
polmonite batterica acquisita in comunita' e nelle complicanze batteri
che della varicella. Quando Antalgil e' somministrato per il sollievo
della febbre o dal dolore correlati a infezione, e' consigliato il mon
itoraggio dell'infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente dev
e rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. Anziani:
i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avvers
e ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, ch
e possono essere fatali. (vedere sezione 4.2). Emorragia gastrointesti
nale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i F
ANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o preceden
te storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emor
ragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono esser
e fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutt
o se complicata da emorragia o perforazione (vedere sezione 4.3), il r
ischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' p
iu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare i
l trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante d
i agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve
essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assum
ono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il ri
schio di eventi gastrointestestinali (vedere sotto e sezione 4.5). Paz
ienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anzia
ni, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (sopr
attutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi inizial
i del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumo
no farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulceraz
ione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warf
arin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antia
ggraganti come l'aspirina (vedere sezione 4.5). Quando si verifica emo
rragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Antalg
il il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministr
ati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestin
ale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono
essere esacerbate (vedere sezione 4.8) Effetti cardiovascolari e cereb
rovascolari: occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensio
ne e/o insufficienza cardiaca poiche', in associazione alla terapia co
n FANS, sono state riportate ritenzione idrica, ipertensione ed edema.
I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici, e di altri farmaci an
tiipertensivi. (vedere sezione 4.5). Studi clinici suggeriscono che l'
uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2.400 mg/die), puo' esse
re associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici ar
teriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi ep
idemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. <= 1.2
00 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombot
ici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficie
nza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica a
ccertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare
devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta consideraz
ione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considera
zione deve essere esercitata anche prima di avviare al trattamento a l
ungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascol
ari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fu
mo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg
/die) di ibuprofene. Reazioni cutanee severe: gravi reazioni cutanee a
lcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome d
i Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate
molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedere sezione 4.
8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere piu' a a
lto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior par
te dei casi entro il primo mese di trattamento. Antalgil deve essere i
nterrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o
qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Sono state segnalate rarame
nte reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, tra cui dermati
te esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tos
sica in associazione all'uso di FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazient
i sembrano essere a piu' alto rischio nelle prime fasi della terapia:
l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi e
ntro il primo mese di trattamento. E' stata segnalata pustolosi esante
matica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti
ibuprofene. Ibuprofene deve essere sospeso alla prima comparsa di seg
ni e sintomi di reazioni cutanee severe, come eruzione cutanea, lesion
i della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Effetti re
nali: ibuprofene puo' causare la ritenzione di sodio, potassio e idric
a in pazienti che non hanno mai sofferto di disturbi renali a causa de
i suoi effetti sulla perfusione renale.
INTERAZIONI
L'uso concomitante di ibuprofene e le seguenti sostanze dovrebbe esser
e evitato. Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di
ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata
a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati speriment
ali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effe
tto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastri
nica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Se
bbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati
alla situazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'u
so regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto car
dioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto
clinico rilevante e' considerato probabile in seguito a un uso occasi
onale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Altri FANS: come risultato
di effetti sinergici, l'uso concomitante di diversi FANS puo' aumenta
re il rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali. La somministra
zione concomitante di ibuprofene con altri FANS deve pertanto essere e
vitata (vedere paragrafo 4.4). Anti-coagulanti: i FANS possono aumenta
re gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin o eparina (veder
e paragrafo 4.4). In caso di trattamento concomitante, si raccomanda i
l monitoraggio dello stato della coagulazione. Ticlopidina: i FANS non
dovrebbero essere combinati con ticlopidina a causa di un rischio di
un effetto additivo nella inibizione della funzione piastrinica. Metot
rexato: i FANS inibiscono la secrezione tubulare del metotrexato e alc
une interazioni metaboliche possono verificarsi con conseguente ridott
a clearance del metotrexato. La somministrazione di Ibuprofene entro 2
4 ore prima o dopo la somministrazione di metotrexato puo' portare ad
una elevata concentrazione di metotrexato e a un aumento dei suoi effe
tti tossici. Pertanto, l'uso concomitante di FANS e alte dosi di metot
rexato deve essere evitato. Inoltre, il rischio potenziale di interazi
oni nel trattamento a basso dosaggio con metotrexato deve essere consi
derato, in particolare nei pazienti con funzione renale compromessa. N
el trattamento combinato, la funzione renale deve essere monitorata. I
buprofene (come altri FANS) deve essere assunto con cautela in combina
zione con le seguenti sostanze. Moclobemide: aumenta l'effetto di ibup
rofene. Fenitoina, litio: la somministrazione concomitante di ibuprofe
ne e fenitoina o preparazioni di litio puo' aumentare i livelli sieric
i di questi medicinali. Controllo del livello di litio nel siero e' ne
cessario e si raccomanda di controllare i livelli sierici di fenitoina
. Glicosidi cardiaci (ad esempio digossina): i FANS possono esacerbare
l'insufficienza cardiaca, ridurre la velocita' di filtrazione glomeru
lare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci. Si racco
manda il monitoraggio della digossina sierica. Diuretici e antipertens
ivi: diuretici e ACE-inibitori possono aumentare la nefrotossicita' de
i FANS. I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e degli antiper
tensivi incluso ACE-inibitori e beta-bloccanti. Nei pazienti con ridot
ta funzionalita' renale (ad esempio pazienti disidratati o pazienti an
ziani con funzione renale ridotta), l'uso concomitante di un ACE inibi
tore e di angiotensina II antagonista con un farmaco-inibizione della
cicloossigenasi puo' portare a un ulteriore deterioramento della funzi
one renale che comprende una possibile insufficienza renale acuta, gen
eralmente reversibile. Tale combinazione deve quindi essere usata con
cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere i
struiti a bere liquido sufficiente e monitoraggio periodico dei valori
renali deve essere considerato per il tempo subito dopo l'inizio dell
a terapia di combinazione. La somministrazione concomitante di ibuprof
ene e diuretici risparmiatori di potassio o ACE-inibitori puo' causare
iperkaliemia. Un attento monitoraggio dei livelli di potassio e' nece
ssario. Captopril: studi sperimentali indicano che l'ibuprofene contra
sta l'effetto del captopril di un aumento dell'escrezione di sodio. Gl
i aminoglicosidi: i FANS possono rallentare l'eliminazione degli amino
glicosidi e aumentare la loro tossicita'. Gli inibitori selettivi dell
a ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di sangui
namento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Ciclosporina: il ris
chio di danno renale da ciclosporina viene aumentato dalla somministra
zione concomitante di alcuni FANS. Questo effetto non puo' essere escl
uso per la combinazione di ciclosporina e ibuprofene. Colestiramina: i
l concomitante trattamento con colestiramina e ibuprofene risulta in p
rolungato e ridotto (25%) assorbimento di ibuprofene. I medicinali dev
ono essere somministrati con almeno un intervallo di un'ora. Tacrolimu
s: elevato rischio di nefrotossicita'. Zidovudina: ci sono evidenze di
un aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofiliaci H
IV positivi che avevano ricevuto concomitante trattamento di zidovudin
a e ibuprofene. Ci puo' essere un aumento del rischio di ematotossicit
a' durante l'uso concomitante di zidovudina e FANS. E' raccomandato un
esame ematologico 1-2 settimane dopo aver iniziato l'uso insieme. Rit
onavir: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di FANS. Mifepris
tone: se i FANS sono utilizzati entro 8-12 giorni dopo la somministraz
ione di mifepristone possono ridurre l'effetto del mifepristone. Probe
necid o sulfinpirazone: puo' causare un ritardo nell'eliminazione di i
buprofene. L'azione uricosurica di queste sostanze e' diminuita. Antib
iotici chinolonici: i pazienti che assumono FANS e chinoloni possono a
vere un aumentato rischio di convulsioni in via di sviluppo. Sulfanilu
ree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfonilure
e. Nel caso di trattamento simultaneo, si raccomanda il monitoraggio d
ei livelli di glucosio nel sangue. Corticosteroidi: aumento del rischi
o di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Agenti anti-aggregazione piastrinica (ad es. clopidogrel e ticlopidin
a): aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere pa
ragrafo 4.4). Alcol, bifosfonati e oxpentifillina (pentoxyflline): puo
' potenziare gli effetti collaterali gastrointestinali e il rischio di
sanguinamento e ulcera. Baclofen: elevata tossicita' baclofen.
EFFETTI INDESIDERATI
I seguenti eventi avversi spontanei sono stati riportati con l'uso di
ibuprofene compresse, e all'interno di ogni classe d'organo o sistema,
sono raccolti per frequenza, utilizzando la seguente convenzione: mol
to comune (>1/10); comune (>1/100, < 1/100); non comune (> 1/ 1,000, <
1/100); rare (>1/10,000, < 1/1,000); molto rare (<1/10,000), con l'in
clusione di rapporti isolati; non nota (la frequenza non puo' essere d
efinita sulla base dei dati disponibili). Gli effetti indesiderati son
o per lo piu' dose-dipendente. Specialmente il rischio per l'insorgenz
a di sanguinamento gastrointestinale dipende dal range di dosaggio e l
a durata del trattamento. Altri fattori di rischio noti, vedere paragr
afo 4.4. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialme
nte ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato ad un modesto au
mento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del mioc
ardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Edema, ipertensione e insuffici
enza cardiaca, sono stati riportati in associazione con trattamento co
n FANS. Esami di laboratorio. Rara: aumento di azotemia, transaminasi
sieriche e della fosfatasi alcalina, diminuzione dei valori di emoglob
ina e dell'ematocrito, inibizione dell'aggregazione piastrinica, prolu
ngamento del tempo di sanguinamento, diminuzione del calcio sierico, a
umento di acido urico sierico. Patologie cardiache. Molto rara: palpit
azioni, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, edema polmonare
acuto, edema. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rara: dis
turbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia
, agranulocitosi). I primi sintomi o segni possono includere: febbre,
mal di gola, ulcere della bocca superficiale, sintomi simil-influenzal
i, grave affaticamento, sanguinamento nasale e pelle. Patologie del si
stema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini, stanchezza, agi
tazione, insonnia, irritabilita'; molto rara: meningite asettica. Pato
logie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi; rara: ambliopia tossic
a. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto rara: tinnito. Patol
ogie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite, bron
cospasmo. Patologie gastrointestinali. Molto comune: disturbi gastroin
testinali, come bruciore di stomaco, dispepsia, dolore addominale e na
usea, vomito, flatulenza, diarrea, costipazione; comune: ulcere gastro
intestinali, talvolta con emorragia e perforazione (vedere paragrafo 4
.4), perdita di sangue occulto, che puo' portare ad anemia, melena, em
atemesi, stomatite ulcerosa, colite, esacerbazione di malattia infiamm
atoria intestinale, complicazioni di diverticoli del colon (perforazio
ne, fistola); non comune: gastrite; molto rara: esofagite, pancreatite
, stenosi intestinali. Patologie renali e urinarie. Non comune: svilup
po di edema soprattutto nei pazienti con ipertensione arteriosa o insu
fficienza renale, sindrome nefrosica, nefrite interstiziale che puo' e
ssere associata a insufficienza renale; molto rara: necrosi papillare
renale in uso a lungo termine (vedere paragrafo 4.4). Patologie della
cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita'; molto r
ara: gravi forme di reazioni cutanee (eritema multiforme, dermatite es
foliativa, reazioni bollose inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e n
ecrolisi epidermica tossica, alopecia, fascite necrotizzante; non nota
: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DR
ESS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), disturbi vasc
olari; molto rara: ipertensione. Disturbi del sistema immunitario. Non
comune: reazioni di ipersensibilita' quali orticaria, prurito, porpor
a ed esantema cosi' come attacchi d'asma (talvolta con ipotensione); r
are: la sindrome lupus eritematoso; molto rare: gravi reazioni di iper
sensibilita'. I sintomi possono includere: edema facciale, gonfiore de
lla lingua, della laringe interna, gonfiore con la costrizione delle v
ie aeree, dispnea, tachicardia, caduta della pressione arteriosa fino
al punto di shock pericolo di vita. Alterazioni del sistema epatobilia
re. Molto rare: disfunzione epatica, danni al fegato, soprattutto in u
so a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta, ittero. Dist
urbi psichiatrici. Rare: depressione, confusione, allucinazioni. Segna
lazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazion
i avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicin
ale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rap
porto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' ric
hiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agen
zia Italiana del Farmaco, Sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/content/
come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interess
are negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risulta
ti di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto
e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibit
ore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidan
za. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno d
ell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenta
con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazi
one di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provoc
are un aumento della perdita di pre- e post-impianto e di mortalita' e
mbrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazion
i, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui
erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine,
durante il periodo organogenetico. A partire dalla 20a settimana di gr
avidanza, l'uso di ANTALGIL puo' causare oligoidramnios dovuto a disfu
nzione renale fetale. Questo fenomeno puo' verificarsi poco dopo l'ini
zio del trattamento e di solito e' reversibile con l'interruzione dell
o stesso. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto
arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior
parte dei quali si sono risolti dopo la sospensione del trattamento. P
ertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, ANTALG
IL non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari
. Se ANTALGIL e' usato da una donna in attesa di concepimento, o duran
te il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del
trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Il monit
oraggio prenatale per l'oligo-idramnios e la costrizione del dotto art
erioso deve essere preso in considerazione dopo l'esposizione a ANTALG
IL per diversi giorni a partire dalla 20a settimana gestazionale. L'as
sunzione di ANTALGIL deve essere sospesa in caso di riscontrata oligo-
idramnios o costrizione del dotto arterioso. Durante il terzo trimestr
e di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine p
ossono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (prematura costri
zione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzi
one renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idro
amnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a possibile
prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante c
he puo' occorrere anche a dosi molto basse o inibizione delle contrazi
oni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio; conse
guentemente ANTALGIL e' controindicato durante il terzo trimestre di g
ravidanza. (Vedere sezioni 4.3 e 5.3). E' da sconsigliare inoltre l'us
o del prodotto durante l' allattamento. Allattamento: ibuprofene viene
escreto nel latte materno, ma alle dosi terapeutiche durante il tratt
amento a breve termine, il rischio di influenza sul neonato sembra imp
robabile. Se, invece, il trattamento e' a piu' lungo termine, lo svezz
amento precoce dovrebbe essere considerato. Fertilita': vi e' qualche
evidenza che i medicinali che inibiscono la ciclo-ossigenasi / sintesi
prostaglandine possono causare compromissione della fertilita' femmin
ile per effetto sull'ovulazione. Questo e' reversibile con la sospensi
one del trattamento.