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L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata dall'ostruzione reversibile dei bronchi, che si contraggono, si riempiono di liquido e producono un eccesso di muco, riducendo nel complesso gli spazi disponibili per la libera circolazione dell'aria.
Di conseguenza l'asma bronchiale provoca:
L'infiammazione bronchiale è spesso causata dalla sensibilizzazione dell'albero bronchiale a particolari allergeni, infatti, al contatto con determinate sostanze (pollini, inquinanti, fumo ecc.) le vie respiratorie di un soggetto asmatico rispondono in maniera esagerata infiammandosi e restringendosi.
Si parla di iper-reattività bronchiale proprio perché gli stessi stimoli, a parità di dose, non determinano risposte significative nei soggetti sani.
Asma e obesità sono da considerate tra le maggiori priorità in ambito sanitario, in quanto stanno assumendo proporzioni epidemiche, in particolare nell’età pediatrica, in cui è riportato un consistente aumento della prevalenza di entrambi i disturbi.
L’associazione tra asma e obesità è più che casuale ed è stata evidenziata da numerosi studi clinici. Diversi sono i meccanismi suggeriti per tale legame: cambiamenti nella funzione respiratoria, infiammazione sistemica, attività fisica e stile di vita.
Gli adulti con asma hanno un rischio aumentato di andare incontro all’obesità. Si tratta di un legame a doppio filo, infatti da una parte obesità e sovrappeso aumentano il rischio di diventare asmatici perché il grasso corporeo determina l’incremento di alcune sostanze infiammatorie (citochine) rilasciate dai globuli bianchi nel tessuto adiposo.
L’obesità è considerata inoltre fattore di rischio per molteplici patologie oltre all’asma, che possono coesistere, come:
Queste condizioni possono a loro volta complicare l’asma negli obesi (ad esempio il reflusso può causare broncocostrizione).
Gli asmatici possono più facilmente andare incontro a sovrappeso e obesità perché spesso utilizzano cortisonici per la cura dell’asma, farmaci di cui è notorio l’effetto collaterale legato all’aumento di peso.
Inoltre, gli asmatici talvolta proprio a causa della loro patologia tendono a dedicare meno tempo allo sport e all’attività motoria, favorendo così un incremento del peso corporeo.
Accertato il legame tra asma e obesità, l’identificazione dell’obesità dovrebbe rientrare nella valutazione ambulatoriale di routine del paziente asmatico, attraverso una corretta valutazione della composizione corporea, perché questi pazienti richiedono una strategia terapeutica diversa da quella necessaria per trattare la sola asma.
L’identificazione dei soggetti asmatici obesi è presupposto per instaurare trattamenti mirati a raggiungere il controllo dell’asma e a ridurre il peso corporeo del paziente, prevenendo così anche le altre complicanze legate all’obesità.
La riduzione del peso corporeo, attraverso una educazione alimentare e una dieta equilibrata, è indubbiamente la strategia ottimale per il trattamento dei pazienti obesi con disturbi respiratori. Tenendo presente che i pazienti con malattie respiratorie croniche sono spesso fisicamente inattivi, è bene considerare nel trattamento dell’obesità anche la terapia riabilitativa mediante una strategia che possa aiutare ad aumentare il livello della loro attività fisica.
Programmi di riabilitazione respiratoria in un centro, basati sul ricondizionamento all’esercizio fisico possono svolgere un ruolo nella gestione dell’asma, migliorando la qualità della vita, i sintomi e la capacità di esercizio.
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