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Come affrontare l’incremento ponderale? Quali sono gli accorgimenti da adottare di fronte all’obesità? Ecco alcuni consigli nutrizionali per te.
L’obesità è una condizione patologica cronica, correlata a diversi fattori, determinata da un mancato equilibrio tra le energie introdotte tramite gli alimenti e le energie spese dall’organismo. Gli ormoni coinvolti nel funzionamento dell’apparato gastrointestinale interferiscono con il processo fisiologico di regolazione del senso di fame e sazietà, consequenzialmente si assiste ad un accumulo di tessuto adiposo viscerale.
Essendo una patologia multifattoriale, l’obesità può predisporre a numerose alterazioni fisiopatologiche come:
L’obesità è fortemente correlata ad un’alimentazione scorretta e ad uno stile di vita sedentario, ecco perché dal punto di vista della gestione del paziente obeso, è utile un approccio di tipo educativo e multidisciplinare.
Promuovere la perdita di peso con abitudini alimentari corrette e stile di vita attivo e motivare il paziente anche dal punto psicologico, rappresentano i capisaldi di un lungo percorso che ha come principale obiettivo: il miglioramento della qualità della vita.
Dal punto di vista nutrizionale, la terapia dietetica nei soggetti sovrappeso/obesi è una dieta ipocalorica che comunque fornisca un adeguato apporto di tutti i nutrienti.
I carboidrati dovrebbero essere il 55% circa dei nutrienti, nello specifico alimenti ricchi di fibra e carboidrati complessi a lento assorbimento, come cereali integrali, farine poco raffinate e legumi.
Gli zuccheri semplici provenienti dalla frutta non dovrebbero superare il 10%; in questi casi è ottimale sconsigliare l’utilizzo di zuccheri aggiunti come lo zucchero nelle bevande, le bevande zuccherate/gassate, i dolci.
Le proteine di origine animale e vegetale dovrebbero essere 0,8-1,0 g/kg peso corporeo, equivalenti al 15/20% circa dei nutrienti introdotti.
Altrettanto importanti risultano essere i grassi, che non dovrebbero superare il 30%, nello specifico l’introito dei grassi saturi non superiore al 10%.
Tra gli alimenti da preferire, il pesce, risulta essere un’ottima fonte di acidi grassi omega 3, che hanno un effetto positivo sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari.
In generale si sconsiglia il consumo di acidi grassi trans, che sono particolarmente associati all’incremento del peso corporeo.
Le fibre alimentari, contenute principalmente nelle verdure, vanno assolutamente consigliate, hanno un’azione benefica sul metabolismo, aiutano la funzionalità intestinale e aumentano il senso di sazietà. Il consumo regolare di fibra è stato associato ad una riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative e di tumori del tratto gastrointestinale.
Nelle prime fasi di dimagrimento è importante scoraggiare il consumo di alcolici.
Supporto psicologico e motivazione all’esercizio fisico quotidiano insieme ad un percorso nutrizionale personalizzato e adeguato alle specifiche condizioni del paziente sono la base per il raggiungimento dell’obiettivo.
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