DENOMINAZIONE
ENANTYUM 25 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Derivati dell'acido propionico.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene: dexketoprofene 25 mg come dexketoprofene trom
etamolo. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: amido di mais, cellulosa microcristallina, sod
io amido glicolato, glicerolo distearato. Film di rivestimento, lacca
secca composta da: ipromellosa, titanio diossido, macrogol 6000, glico
le propilenico.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di intensita' da liev
e a moderata, quali dolore muscolo-scheletrico, dismenorrea, dolore de
ntale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Dexketoprofene non va usato nei seguenti casi: pazienti con ipersensib
ilita' al principio attivo, o ad altri FANS, o ad uno qualsiasi degli
eccipienti elencati al paragrafo 6.1; pazienti nei quali principi atti
vi ad azione simile (es. acido acetilsalicilico, o altri FANS) scatena
no attacchi d'asma, broncospasmo, rinite acuta, o sono la causa di pol
ipi nasali, orticaria o edema angioneurotico; reazioni fotoallergiche
o fototossiche note durante il trattamento con ketoprofene o fibrati;
pazienti con storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale
in relazione a precedente terapia con FANS; pazienti con ulcera peptic
a attiva/emorragia gastrointestinale o anamnesi positiva per sanguinam
ento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale; pazienti con dispe
psia cronica; pazienti che hanno altri sanguinamenti attivi o disturbi
della coagulazione; pazienti con malattia di Crohn o colite ulcerosa;
pazienti con insufficienza cardiaca grave; pazienti con insufficienza
renale da moderata a severa (clearance della creatinina <= 59 ml/min)
; pazienti con grave compromissione della funzione epatica (punteggio
Child-Pugh 10 - 15); pazienti con diatesi emorragica e altri disturbi
della coagulazione; pazienti con disidratazione severa (causata da vom
ito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi); durante il terzo
trimestre di gravidanza e l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).
POSOLOGIA
Posologia adulti: in base alla natura e all'intensita' del dolore, la
dose raccomandata e' in genere 12.5 mg (mezza compressa) ogni 4-6 ore
o 25 mg ogni 8 ore. La dose giornaliera totale non deve superare i 75
mg. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso dell
a piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di tratt
amento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). D
exketoprofene non e' indicato nei trattamenti a lungo termine e la som
ministrazione va limitata al solo periodo sintomatico. Anziani: nel pa
ziente anziano si raccomanda di iniziare la terapia al limite inferior
e del range di dosaggio (50 mg di dose giornaliera totale). Il dosaggi
o puo' essere aumentato in modo da raggiungere quello impiegato per la
popolazione generale solo dopo che sia stata accertata una buona toll
erabilita' generale. Insufficienza epatica: i pazienti con insufficien
za epatica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridot
te (50 mg di dose giornaliera totale) e devono essere sottoposti a str
etto controllo medico. Dexketoprofene non deve essere usato in pazient
i con insufficienza epatica grave. Insufficienza renale: nei pazienti
con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina 60 - 89 ml/
min), il dosaggio iniziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornal
iera totale (vedere paragrafo 4.4). Dexketoprofene non deve essere usa
to in pazienti con insufficienza renale da moderata a severa (clearanc
e della creatinina <= 59 ml/min) (vedere paragrafo 4.3). Popolazione p
ediatrica: dexketoprofene non e' stato studiato nei bambini e negli ad
olescenti. Pertanto, la sicurezza e l'efficacia non sono state stabili
te ed il prodotto non deve essere usato nei bambini e negli adolescent
i. Modo di somministrazione: la compressa deve essere deglutita con un
a sufficiente quantita' di liquido (ad esempio un bicchiere di acqua).
La concomitante somministrazione di cibo ritarda la velocita' di asso
rbimento del farmaco (vedere paragrafo "Proprieta' Farmacocinetiche"),
pertanto in caso di dolore acuto si raccomanda che la somministrazion
e avvenga almeno 30 minuti prima dei pasti.
CONSERVAZIONE
Blister in PVC-alluminio: non conservare a temperatura superiore a 30
gradi C. Tenere il blister nell'imballaggio esterno per proteggere il
medicinale dalla luce. Blister in Aclar-alluminio e blister in allumin
io-alluminio: questo medicinale non richiede alcuna temperatura partic
olare di conservazione. Conservare nella confezione originale per prot
eggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Usare con precauzione in pazienti con storia di condizioni allergiche.
L'uso concomitante di dexketoprofene e altri FANS, compresi gli inibi
tori selettivi della ciclossigenasi 2 deve essere evitato. Gli effetti
indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa do
se efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occo
rre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2, e i paragrafi sot
tostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Sicurezza ga
strointestinale: sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointes
tinale, che possono essere fatali, sono stati riportati con tutti i FA
NS in varie fasi del trattamento, con o senza sintomi di avvertimento
o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali. In caso di comp
arsa di sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti in t
rattamento con dexketoprofene, si deve sospendere il trattamento. Il r
ischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale
aumenta con l'aumentare delle dosi di FANS, nei pazienti con storia di
ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere
paragrafo 4.3) e nelle persone anziane. Anziani: gli anziani hanno un
a maggiore frequenza di reazioni indesiderate ai FANS, specialmente sa
nguinamento e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatal
i (vedere paragrafo 4.2). Questi pazienti devono cominciare il trattam
ento con la minore dose possibile. Come per tutti i FANS, prima di ini
ziare il trattamento con dexketoprofene, bisogna indagare su pregresse
storie di esofagiti, gastriti e/o ulcera peptica e assicurarsi della
loro totale guarigione. Pazienti con sintomi gastrointestinali o stori
a di disturbi gastrointestinali devono essere attentamente sorvegliati
per la comparsa di disturbi digestivi, specialmente sanguinamento gas
trointestinale. I FANS devono essere somministrati con cautela a pazie
nti con storia di patologie gastrointestinali (colite ulcerosa, malatt
ia di Crohn) in quanto le loro condizioni possono essere esacerbate (v
edere paragrafo 4.8). Una terapia combinata con agenti protettivi (per
es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere presa
in considerazione per questi pazienti, e anche per i pazienti che ass
umono contemporaneamente acido acetilsalicilico a basso dosaggio o alt
ri farmaci che possono aumentare il rischio gastrointestinale (vedere
sotto e paragrafo 4.5). I pazienti con storia di tossicita' gastrointe
stinale, in particolare se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo
addominale insolito (specialmente sanguinamento gastrointestinale) in
particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Si consiglia cautela
nei pazienti che ricevono trattamenti concomitanti che possono aumenta
re il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come i corticosteroidi o
rali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake d
ella serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico
(vedere paragrafo 4.5). Sicurezza renale: da usarsi con cautela in paz
ienti con compromissione della funzionalita' renale. In questi pazient
i, l'uso dei FANS puo' provocare un peggioramento della funzione renal
e, ritenzione di liquidi e edema. Cautela e' richiesta anche in pazien
ti sotto terapia diuretica o in quei pazienti che possono sviluppare i
povolemia, a causa di un aumentato rischio di nefrotossicita'. Durante
il trattamento deve essere assicurato un adeguato apporto di liquidi
per prevenire la disidratazione associata ad un possibile aumento dell
a tossicita' renale. Come tutti i FANS il medicinale puo' causare un a
umento dell'azotemia e della creatininemia. Come per gli altri inibito
ri della sintesi delle prostaglandine, puo' essere associato ad effett
i avversi a carico del rene che possono portare a nefrite glomerulare,
nefrite interstiziale, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica e
d insufficienza renale acuta. I pazienti anziani tendono piu' facilmen
te ad avere funzione renale ridotta (vedere paragrafo 4.2). Sicurezza
epatica: da usarsi con cautela in pazienti con compromissione della fu
nzionalita' epatica. Come gli altri FANS, il medicinale puo' causare l
ievi aumenti transitori di alcuni parametri epatici ed anche degli aum
enti significativi delle AST e ALT. Nel caso si verifichi un significa
tivo incremento di tali parametri, il trattamento deve essere interrot
to. I pazienti anziani tendono piu' facilmente a soffrire di ridotta f
unzionalita' epatica (vedere paragrafo 4.2). Sicurezza cardiovascolare
e cerebrovascolare: un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni
sono necessarie nei pazienti con storia di ipertensione e/o insufficie
nza cardiaca lieve o moderata. E' necessaria una particolare cautela n
ei pazienti con storia di patologie cardiache, in particolare quelli c
on precedenti episodi di insufficienza cardiaca. In questi pazienti e'
stato infatti riportato un aumento del rischio di scatenare un'insuff
icienza cardiaca, poiche' sono stati riscontrati ritenzione di liquidi
e edema in associazione al trattamento con i FANS. Studi clinici e da
ti epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente
ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associa
to ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (a
d es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per
escludere un rischio simile per dexketoprofene. Conseguentemente, i p
azienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca conge
stizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica
e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con dexketoprofe
ne solo dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono esser
e effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazie
nti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari (ad es. iperte
nsione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Tutti i FANS non selett
ivi sono in grado di inibire l'aggregazione piastrinica e prolungare i
l tempo di sanguinamento mediante l'inibizione della sintesi delle pro
staglandine. Pertanto, l'uso di dexketoprofene nei pazienti che ricevo
no altri trattamenti che interferiscono con l'emostasi, come warfarin
o altri cumarinici o eparine non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5
). I pazienti anziani tendono piu' facilmente ad avere funzione cardio
vascolare ridotta (vedere paragrafo 4.2). Reazioni cutanee: gravi reaz
ioni cutanee, alcune di esse fatali, incluse dermatite esfoliativa, si
ndrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica sono state ri
portate molto raramente in associazione all'uso di FANS. I pazienti se
mbrano essere maggiormente a rischio di tali reazioni all'inizio della
terapia, in quanto la comparsa di reazioni si manifesta nella maggior
parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Il trattamento dev
e essere interrotto alla prima comparsa di eruzioni cutanee, lesioni m
ucosali o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
INTERAZIONI
Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci antinfiammato
ri non steroidei (FANS) in generale: Associazioni non consigliabili, a
ltri FANS (inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2) e d
osi elevate di salicilati (>= 3 g/die): la somministrazione contempora
nea di diversi FANS puo' aumentare il rischio di ulcere e sanguinament
o gastrointestinale a causa di un effetto sinergico; anticoagulanti: i
FANS possono potenziare gli effetti di anticoagulanti come warfarin (
vedere paragrafo 4.4) a causa dell'elevato legame alle proteine plasma
tiche del dexketoprofene e dell'inibizione della funzione piastrinica
e del danno alla mucosa gastroduodenale. Se l'associazione non puo' es
sere evitata, occorre effettuare un'attenta osservazione clinica ed il
monitoraggio dei parametri di laboratorio; eparine: aumentato rischio
di emorragia (dovuto all'inibizione della funzione piastrinica ed al
danno alla mucosa gastroduodenale). Se l'associazione non puo' essere
evitata, occorre effettuare un'attenta osservazione clinica ed il moni
toraggio dei parametri di laboratorio; corticosteroidi: aumentato risc
hio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo
4.4); litio (descritto con diversi FANS): i FANS aumentano i livelli
ematici del litio che puo' raggiungere valori tossici (diminuita escre
zione renale di litio). Questo parametro pertanto richiede un attento
monitoraggio durante l'istituzione, l'aggiustamento e l'interruzione d
el trattamento con dexketoprofene; metotrexato, usato a dosi elevate q
uali 15 mg/settimana o piu': aumentata tossicita' ematologica del meto
trexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale, provoca
ta dai farmaci antinfiammatori in genere; idantoine e sulfonamidi: gli
effetti tossici di queste sostanze possono essere potenziati. Associa
zioni che richiedono cautela, diuretici, ACE-inibitori, antibiotici am
inoglicosidici ed antagonisti del recettore dell'angiotensina II: il d
exketoprofene puo' ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci
antiipertensivi. In alcuni pazienti con ridotta funzione renale (ad es
. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale comprome
ssa), la somministrazione concomitante di agenti che inibiscono la cic
lossigenasi e gli ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiot
ensina II o antibiotici aminoglicosidici puo' causare un ulteriore det
erioramento della funzione renale, che di solito e' reversibile. In ca
so di prescrizione combinata di dexketoprofene con un diuretico, e' es
senziale assicurarsi che il paziente sia adeguatamente idratato e moni
torare la funzione renale all'inizio del trattamento (vedere paragrafo
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). Metotrexato, usato
a dosi inferiori a 15 mg/settimana: aumentata tossicita' ematologica d
el metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale c
ausata dai farmaci antinfiammatori in genere. Conta ematica settimanal
e nelle prime settimane dell'associazione. Aumentata sorveglianza, olt
re che per il paziente anziano, in caso di insufficienza renale anche
lieve. Pentossifillina: aumentato rischio di emorragia. Aumentare il m
onitoraggio clinico e controllare con maggiore frequenza il tempo di s
anguinamento. Zidovudina: rischio di aumentata tossicita' a carico del
la linea eritrocitaria a causa dell'azione sui reticolociti, con insor
genza di anemia grave una settimana dopo l'inizio del trattamento con
i FANS. Controllare l'emocromo completo ed i reticolociti ogni una o d
ue settimane durante il trattamento con FANS. Sulfoniluree: i FANS pos
sono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfoniluree per spiazzame
nto dai siti di legame delle proteine plasmatiche. Combinazioni da pre
ndere in considerazione, beta-bloccanti: il trattamento con i FANS puo
' diminuire il loro effetto antiipertensivo a causa dell'inibizione de
lla sintesi delle prostaglandine. Ciclosporine e tacrolimus: i FANS po
ssono potenziarne la nefrotossicita' a causa degli effetti mediati dal
le prostaglandine renali. Durante la terapia di associazione la funzio
ne renale va tenuta sotto controllo. Trombolitici: rischio accresciuto
di emorragia. Agenti antiaggreganti ed inibitori selettivi del reupta
ke della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastroi
ntestinale (vedere paragrafo 4.4). Probenecid: puo' aumentare le conce
ntrazioni plasmatiche del dexketoprofene; questa interazione puo' esse
re dovuta ad un meccanismo inibitorio a livello della secrezione del t
ubulo renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento
della dose del dexketoprofene. Glicosidi cardioattivi: i FANS possono
aumentare le concentrazioni plasmatiche dei glicosidi. Mifepristone:
esiste il rischio teorico che gli inibitori della prostaglandina-sinte
tasi possano alterare l'efficacia del mifepristone. Evidenze limitate
fanno ritenere che la somministrazione concomitante di FANS nello stes
so giorno della somministrazione di prostaglandine non influenzi negat
ivamente gli effetti del mifepristone o delle prostaglandine sulla mat
urazione cervicale o sulla contrattilita' uterina e non riduca l'effic
acia clinica dell'interruzione medica di gravidanza. Antibiotici chino
lonici: studi sull'animale indicano che alte dosi di chinoloni in comb
inazione con i FANS possono aumentare il rischio dell'insorgenza di co
nvulsioni. Tenofovir: l'uso concomitante con FANS puo' aumentare l'azo
temia e la creatinina, di conseguenza va monitorata la funzione renale
per tenere sotto controllo una possibile influenza sinergica sulla fu
nzione renale. Deferasirox: l'uso concomitante con FANS puo' aumentare
il rischio di tossicita' gastrointestinale. Quando si somministra def
erasirox con queste sostanze e' necessario effettuare un rigoroso moni
toraggio clinico. Pemetrexed: l'uso concomitante con FANS puo' ridurre
l'eliminazione del pemetrexed, pertanto occorre esercitare cautela ne
l somministrare dosi piu' alte di FANS; nei pazienti con insufficienza
renale da lieve a moderata (clearance della creatinina compresa tra 4
5 e 79 ml/min), la somministrazione concomitante di pemetrexed con FAN
S deve essere evitata per 2 giorni prima e 2 giorni dopo la somministr
azione di pemetrexed.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito, divisi per classificazione per sistemi ed organi ed elenca
ti in ordine di frequenza, sono riportati gli eventi avversi, probabil
mente correlati con dexketoprofene, verificatisi durante il corso degl
i studi clinici e dopo la commercializzazione di dexketoprofene compre
sse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro (<1/10.000): n
eutropenia trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro (>=
1/10.000, <1/1.000): edema della laringe; molto raro (<1/10.000): reaz
ioni anafilattiche, incluso shock anafilattico. Disturbi del metabolis
mo e della nutrizione. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): anoressia. Disturb
i psichiatrici. Non comune (>=1/1.000, <1/100): insonnia; ansia. Patol
ogie del sistema nervoso. Non comune (>=1/1.000, <1/100): cefalea, cap
ogiri, sonnolenza; raro (>=1/10.000, <1/1.000): parestesia, sincope. P
atologie dell'occhio. Molto raro (<1/10.000): offuscamento della vista
. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (>=1/1.000, <1/1
00): vertigini; molto raro (<1/10.000): tinnito. Patologie cardiache.
Non comune (>=1/1.000, <1/100): palpitazioni; molto raro (<1/10.000):
tachicardia. Patologie vascolari. Non comune (>=1/1.000, <1/100): vamp
ate di calore; raro (>=1/10.000, <1/1.000): ipertensione; molto raro (
<1/10.000): ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastin
iche. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): bradipnea; molto raro (<1/10.000):
broncospasmo, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, <
1/10): nausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia. Non c
omune (>=1/1.000, <1/100): gastriti, stipsi, secchezza della bocca, fl
atulenza; raro (>=1/10.000, <1/1.000): ulcera peptica, emorragia da ul
cera peptica o perforazione da ulcera peptica (vedere paragrafo 4.4);
molto raro (<1/10.000): pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro (>=1
/10.000, <1/1.000): lesione epatocellulare. Patologie della cute e del
tessuto sottocutaneo. Non comune (>=1/1.000, <1/100): rash; raro (>=1
/10.000, <1/1.000): orticaria, acne, aumento della sudorazione; molto
raro (<1/10.000): sindrome di stevens johnson, necrolisi epidermica to
ssica (sindrome di lyell), angioedema, edema facciale, reazione di fot
osensibilita', prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del
tessuto connettivo. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): mal di schiena. Pato
logie renali e urinarie. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): insufficienza re
nale acuta, poliuria; molto raro (<1/10.000): nefrite o sindrome nefro
sica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro (>=1
/10.000, <1/1.000): disturbi mestruali, disturbi prostatici. Patologie
sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non c
omune (>=1/1.000, <1/100): affaticamento, dolore, astenia, brividi, se
nso di malessere; raro (>=1/10.000, <1/1.000): edema periferico. Esami
diagnostici. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): anomalie nei test di funzio
nalita' epatica. Gli effetti indesiderati piu' comuni sono di natura g
astrointestinale. Si possono manifestare ulcere peptiche, perforazione
o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, soprattutto negli
anziani (vedere paragrafo 4.4). A seguito della somministrazione sono
state riportate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsi
a, dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerb
azione di colite e malattia di Crohn (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze
speciali e precauzioni di impiego). Meno frequentemente e' stata osse
rvata gastrite. In associazione alla terapia con FANS sono stati ripor
tati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Come con altri FANS
, possono comparire i seguenti effetti indesiderati: meningite asettic
a, che puo' verificarsi prevalentemente in pazienti con lupus eritemat
oso sistemico o patologie a carico del tessuto connettivo; reazioni em
atologiche (porpora, anemia aplastica ed emolitica, e raramente agranu
locitosi e ipoplasia midollare). Reazioni bollose, tra cui sindrome di
Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto rara). Studi cl
inici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (spe
cialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' esse
re associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici ar
teriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle r
eazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del m
edicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo d
el rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari
e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite
il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov
.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Dexketoprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravida
nza e durante l'allattamento. (vedere paragrafo 4.3). Gravidanza: l'in
ibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influenzare negativam
ente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi e
pidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malform
azione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sin
tesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischi
o assoluto di malformazioni cardiache risulta aumentato da meno dell'1
% fino a circa l'1.5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenti con la
dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di
inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare
un aumento della perdita pre- e post-impianto e di mortalita' embrio-
fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclu
sa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano s
tati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine durant
e il periodo organogenetico. Tuttavia, gli studi condotti sugli animal
i con il dexketoprofene non hanno indicato tossicita' riproduttiva (ve
dere paragrafo 5.3). Dalla ventesima settimana di gravidanza in poi, l
'utilizzo di dexketoprofene potrebbe causare oligoidramnios derivante
da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscon
trata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' in genere reversibile c
on l'interruzione del trattamento. In aggiunta, ci sono state segnalaz
ioni di costrizione del dotto arterioso a seguito del trattamento nel
secondo trimestre, la maggior parte delle quali si e' risolta dopo l'i
nterruzione del trattamento. Pertanto, durante il primo ed il secondo
trimestre di gravidanza, il dexketoprofene non deve essere somministra
to se non in casi strettamente necessari. Se il dexketoprofene e' usat
o da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo
trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono e
ssere mantenute le piu' basse possibili. In seguito all'esposizione a
dexketoprofene per diversi giorni dalla ventesima settimana di gestazi
one in poi, dovrebbero essere considerati un monitoraggio antenatale d
ell'oligoidramnios e la costrizione del dotto arterioso. Il trattament
o con dexketoprofene deve essere interrotto se si riscontrano oligoidr
amnios o costrizione del dotto arterioso. Durante il terzo trimestre d
i gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine p
ossono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (costrizione/chiu
sura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzi
one renale (vedere sopra); la madre ed il neonato, alla fine della gra
vidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un eff
etto anti-aggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; in
ibizione delle contrazioni uterine che comportano ritardo o prolungame
nto del travaglio. Allattamento: non e' stato accertato se il dexketop
rofene sia secreto nel latte materno. Enantyum e' controindicato duran
te l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': come con altri F
ANS, l'uso di dexketoprofene puo' ridurre la fertilita' femminile e no
n e' raccomandato nelle donne che intendono concepire. Si deve conside
rare l'interruzione del trattamento con dexketoprofene nelle donne che
hanno difficolta' di concepimento o sottoposte ad indagini sull'infer
tilita'.