Diverse sostanze sono coinvolte nelle interazioni a causa delle loro proprietà; di inibire l’aggregazione piastrinica: Abciximab, acido acetilsalicilico, clopidogrel, epoprostenolo, eptifibatide, iloprost e iloprost trometamolo, ticlopidina e tirofiban L'uso di differenti inibitori dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, così; come la loro combinazione con eparina o molecole affini, anticoagulanti orali o con altri trombolitici, e questa possibilità; deve essere presa in considerazione, mantenendo un regolare monitoraggio clinico. Combinazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3): • Metotrexato a dosi > 15 mg / settimana: a dosi antinfiammatorie (= 1g per dose e/o = 3g die) o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico (= 500 mg per dose e/o < 3g die): aumentata tossicità; del metotrexato, in particolare tossicità; ematologica (a causa della riduzione della clearance renale di metotrexato da parte dell’acido acetilsalicilico). • Anticoagulanti orali: a dosi antinfiammatorie (= 1g per dose e/o = 3g die) o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico (= 500 mg per dose e/o < 3g die) nei pazienti con storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia. Associazioni non raccomandate: • Anticoagulanti: - anticoagulanti orali a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico (= 500 mg per dose e/o < 3g die) nei pazienti senza storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia. In caso di associazione è; necessario valutare il tempo di sanguinamento. - anticoagulanti orali a dosi di acido acetilsalicilico utilizzato per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica e nei pazienti con storia di ulcera gastroduodenale: aumentato rischio di emorragia. - eparine a basso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate a dosi terapeutiche in pazienti anziani (= 65 anni), indipendentemente dalla dose di eparinae per le dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico (= 1g per dose e/o = 3g die) o per dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico (= 500 mg per dose e/o < 3g die): aumento del rischio di emorragia (inibizione dell’aggregazione piastrinica e lesione della mucosa gastroduodenale da parte dell’acido acetilsalicilico). Deve essere somministrato un altro medicinale antinfiammatorio o un altro analgesico o antipiretico. • Altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): - a dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico (= 1 g per dose e/o = 3 g die), o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico (= 500 mg per dose e/o < 3 g die): aumento del rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali. • Levotiroxina: i salicilati, in particolare a dosi superiori a 2,0 g/die, possono inibire il legame degli ormoni tiroidei alle proteine di trasporto e quindi portare ad un iniziale aumento transitorio degli ormoni tiroidei liberi, seguito da una diminuzione complessiva dei livelli di ormoni tiroidei totali. Pertanto, i livelli degli ormoni tiroidei devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.4). • Vaccino contro la varicella: si raccomanda di non somministrare salicilati ai pazienti che hanno ricevuto la vaccinazione contro la varicella per un periodo di sei settimane dopo la vaccinazione. Casi di sindrome di Reye si sono verificati a seguito dell'uso di salicilati durante l’infezione di varicella. • Clopidogrel (oltre alle indicazioni approvate per questa combinazione nei pazienti con sindrome coronarica acuta): aumento del rischio di emorragia. Se la co-somministrazione non può; essere evitata, il monitoraggio clinico è; raccomandato. • Uricosurici (benzbromarone, probenecid): la somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico e uricosurici oltre alla riduzione dell'effetto uricosurico porta ad una diminuzione dell’escrezione di acido acetilsalicilico e ad un suo aumento dei livelli plasmatici. • Ticlopidina: aumento del rischio di emorragia. Se la co-somministrazione non può; essere evitata, il monitoraggio clinico è; raccomandato. • Glucocorticoidi (tranne la terapia sostitutiva con idrocortisone) per dosi antinfiammatorie dell'acido acetilsalicilico (= 1g per dose e/o = 3g die): aumentato rischio di emorragia. • Pemetrexed: la somministrazione concomitante di FANS e pemetrexed può; ridurre la clearance di pemetrexed. Usare cautela quando l’acido acetilsalicilico (a dosi antinfiammatorie) e pemetrexed vengono co-somministrati in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina compresa tra 45 ml/min e 80 ml/min). La tossicità; di pemetrexed deve essere monitorata. • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (citalopram, escitalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina): se somministrati simultaneamente aumenta in generale il rischio di emorragia e in particolare l’emorragia del tratto digestivo superiore. Quindi, se possibile l’uso concomitante deve essere evitato. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: • Diuretici, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori) e antagonisti del recettore dell'angiotensina II a dosi antinfiammatorie (= 1g per dose e/o = 3g die) o dosi analgesiche e antipiretiche (= 500 mg per dose e/o < 3g die) di acido acetilsalicilico: insufficienza renale acuta si può; verificare in pazienti disidratati a causa della ridotta velocità; di filtrazione glomerulare secondaria alla diminuzione della sintesi delle prostaglandine renali. Inoltre può; verificarsi la riduzione dell’effetto antipertensivo. Assicurarsi che il paziente sia idratato e che la funzionalità; renale sia controllata all'inizio del trattamento. • Metotrexato a dosaggi = 15 mg / settimana a dosi antinfiammatorie (= 1g per dose e/o = 3g die) o a dosi analgesiche o antipiretiche (= 500 mg per dose e/o < 3g die) di acido acetilsalicilico: aumento della tossicità; del metotrexato, in particolare la tossicità; ematologica (a causa della riduzione della clearance renale di metotrexato da parte dell’acido acetilsalicilico). La conta delle cellule ematiche deve essere controllata settimanalmente durante le prime settimane di somministrazione concomitante. Occorre un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza renale (anche lieve), così; come nei pazienti anziani. • Metotrexato a dosi > 15 mg a dosi di acido acetilsalicilico utilizzato per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica: aumento della tossicità; del metotrexato, in particolare tossicità; ematologica (a causa della riduzione della clearance renale di metotrexato da parte dell’acido acetilsalicilico). La conta delle cellule ematiche deve essere controllata settimanalmente durante le prime settimane di co-somministrazione. Occorre un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza renale (anche lieve), così; come nei pazienti anziani. • Clopidogrel (nelle indicazioni approvate per questa combinazione nei pazienti con sindrome coronarica acuta): aumento del rischio di emorragia. Il monitoraggio clinico è; raccomandato. • Topici gastrointestinali, antiacidi e adsorbenti: diminuzione dell’assorbimento gastrointestinale di acido acetilsalicilico. Si raccomanda di somministrare i topici gastrointestinali e gli antiacidi almeno a 2 ore di distanza dall’acido acetilsalicilico, se possibile. • Eparine a basso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate, a dosi preventive in pazienti al di sotto dei 65 anni di età;: la co-somministrazione di farmaci che agiscono a diversi livelli di emostasi aumenta il rischio di emorragia. Pertanto, nei pazienti con meno di 65 anni di età;, la co-somministrazione di eparine a dosi preventive (o molecole affini), e di acido acetilsalicilico, a prescindere dalla dose, deve essere valutata, mantenendo il monitoraggio clinico e il monitoraggio di laboratorio, quando necessario. • Eparine a basso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate a dosi terapeutiche o in pazienti anziani (= 65 anni), indipendentemente dalla dose di eparina, e per dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica: aumento del rischio di emorragia (inibizione dell'aggregazione piastrinica e lesione della mucosa gastroduodenale da parte dell’acido acetilsalicilico). • Trombolitici: aumentato rischio di emorragia. • Anticoagulanti orali a dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica (da 50 mg a 375 mg/die): aumentato rischio di emorragia, specialmente in caso di precedenti di ulcera gastroduodenale. • Altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) con dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica (da 50 mg a 375 mg/die): aumento del rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali. • Potenziale effetto additivo sull’aggregazione piastrinica: a causa di un aumentato rischio di sanguinamento dovuto al potenziale effetto additivo sull’aggregazione piastrinica, la somministrazione concomitante di farmaci associati a rischio di sanguinamento deve essere intrapresa con cautela, mantenendo un regolare monitoraggio clinico. • Glucocorticoidi (eccetto terapia sostitutiva con idrocortisone) e dosi analgesiche ed antipiretiche di acido acetilsalicilico (= 500 mg per dose e/o < 3g die): aumento del rischio di emorragia; ridotti livelli ematici di salicilati durante il trattamento con corticosteroidi e rischio di sovradosaggio di salicilato dopo la sospensione. • Acetazolamide: si raccomanda cautela in caso di somministrazione concomitante di salicilati e acetazolamide poiché esiste un maggior rischio di tossicità; da salicilato (vomito, tachicardia, iperpnea, confusione mentale) o di tossicità; da acetazolamide (affaticamento, letargia, sonnolenza, confusione, acidosi metabolica ipercloremica). • Acido valproico: la somministrazione concomitante di salicilati e acido valproico può; determinare una riduzione del legame delle proteine dell’acido valproico e l’inibizione del metabolismo dell’acido valproico con conseguente aumento dei livelli sierici dell’acido valproico totale e libero. I livelli di valproato devono essere monitorati attentamente durante la somministrazione concomitante. • Tenofovir: la somministrazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS può; aumentare il rischio di insufficienza renale in particolare in quei pazienti che presentano fattori di rischio di disfunzione renale. Pertanto se tenofovir disoproxil viene co-somministrato con un FANS, la funzionalità; renale deve essere adeguatamente monitorata. • Antidiabetico (in particolare sulfoniluree) e insulina: c’ è; un potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante in caso di co-somministrazione con acido acetilsalicilico.• Nicorandil: nei pazienti che ricevono in concomitanza nicorandil e FANS, compreso acido acetilsalicilico, vi è; un aumento del rischio di gravi complicanze quali ulcerazione, perforazione ed emorragie gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4). Il medicinale può; interagire con: - farmaci antirigetto (es. ciclosporina, tacrolimus). Dati sperimentali suggeriscono che ibuprofene può; inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 5.1) Tuttavia, i limiti di tali dati e le incertezze riguardanti l’estrapolazione dei dati ex vivo alla situazione clinica implicano che nessuna conclusione definitiva può; essere fatta per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene. - Metamizolo: può; ridurre l’effetto dell’acido acetilsalicilico sull’aggregazione piastrinica quando assunto in concomitanza. Pertanto, questa combinazione deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico per la cardioprotezione.