DENOMINAZIONE
ILMOTASK 40 MG GRANULATO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei - derivati dell'a
cido propionico.
PRINCIPI ATTIVI
Una bustina contiene; principio attivo: ketoprofene sale di lisina 40
mg (corrispondente a 25 mg di ketoprofene). Eccipiente con effetti not
i: aspartame. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo
6.1.
ECCIPIENTI
Mannitolo, xilitolo, aroma lime, aroma limone, aroma frescofort, aspar
tame, talco, copolimero di metacrilato butilato basico, magnesio stear
ato, silice colloidale idrata, ipromellosa, acido stearico, povidone,
sodio laurilsolfato.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico del dolore acuto di grado lieve e moderato.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ilmotask non deve essere somministrato nei seguenti casi: ipersensibil
ita' al principio attivo, ad altri farmaci antiinfiammatori non steroi
dei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6
.1; pazienti con anamnesi positiva per reazioni di ipersensibilita', q
uali broncospasmo, attacchi d'asma, rinite acuta, polipi nasali, ortic
aria, edema angioneurotico o altre reazioni di tipo allergico a ketopr
ofene o a sostanze con analogo meccanismo d'azione [per esempio acido
acetilsalicilico (ASA) o ad altri farmaci antinfiammatori non steroide
i (FANS)]. In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilatti
che gravi, raramente fatali (vedere paragrafo 4.8); ulcera peptica/emo
rragia attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale
, ulcerazione o perforazione (due o piu' episodi distinti, comprovati
di sanguinamento o ulcerazione) o dispepsia cronica; sanguinamento gas
trointestinale o perforazione gastrointestinale conseguenti a preceden
te terapia con FANS o altri sanguinamenti attivi o disturbi emorragici
; insufficienza cardiaca grave; insufficienza epatica grave; insuffici
enza renale grave; diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulaz
ione, o pazienti soggetti a terapia anticoagulante; pazienti sottopost
i ad importanti interventi chirurgici; terzo trimestre di gravidanza e
allattamento (vedere paragrafo 4.6); bambini e adolescenti di eta' in
feriore ai 15 anni.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti e adolescenti sopra i 15 anni: 1 bustina, in dose si
ngola, o ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggior
e intensita'. La dose efficace piu' bassa deve essere usata per il per
iodo piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.
4). La durata della terapia deve essere limitata al superamento dell'e
pisodio doloroso (vedere paragrafo 4.4). Popolazioni speciali. Anziani
: i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
Pazienti con compromissione renale lieve o moderata: si consiglia di
monitorare il volume di diuresi e la funzionalita' renale (vedere para
grafo 4.4). Pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata: devon
o essere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minim
a efficace (vedere paragrafo 4.4). Ilmotask non deve essere utilizzato
in pazienti con severe disfunzioni epatiche e renali (vedere paragraf
o 4.3). Popolazione pediatrica: Ilmotask e' controindicato nei bambini
e negli adolescenti di eta' inferiore ai 15 anni. Modo di somministra
zione: il contenuto della bustina puo' essere posto direttamente sulla
lingua. Si dissolve con la saliva: questo ne consente l'impiego senza
acqua. E' preferibile assumere il medicinale a stomaco pieno.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la c
onservazione.
AVVERTENZE
Somministrare con cautela nei pazienti con manifestazioni allergiche o
allergia pregressa. Il trattamento con ketoprofene sale di lisina dev
e essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della
mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Gli effetti indes
iderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose eff
icace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre pe
r controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi sottostant
i sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). L'uso concomitante
di Ilmotask con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicl
oossigenasi-2, deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Anziani: i
pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai
FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che pos
sono essere fatali. Come per gli altri FANS, in presenza di un'infezio
ne, bisogna tenere in considerazione che le proprieta' antinfiammatori
e, analgesiche ed antipiretiche del ketoprofene possono mascherare i s
intomi comuni della progressione dell'infezione come per esempio la fe
bbre. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: un adeguato monitora
ggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi
positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da l
ieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono
stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi
clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (
specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' e
ssere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici
arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati s
ufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene sale di lis
ina quando esso e' somministrato alla dose giornaliera di una bustina,
in dose singola, o ripetuta 2-3 volte al giorno. I pazienti con ipert
ensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopat
ia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cer
ebrovascolare devono essere trattati con ketoprofene sale di lisina, c
osi' come con tutti i FANS, soltanto dopo attenta valutazione. Analogh
e considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattam
ento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia c
ardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo
). Effetti gastrointestinali: durante il trattamento con tutti i FANS,
in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente s
toria di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragi
a gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fa
tali. Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che il ketoprofene
sale di lisina puo' essere associato ad un elevato rischio di grave to
ssicita' gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alt
e dosi. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto
se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il r
ischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' p
iu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare i
l trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante d
i agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve
essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assum
ono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il ri
schio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazi
enti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anzian
i, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (sopra
ttutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali
del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumon
o farmaci concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione
o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin
, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggre
ganti come l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorr
agia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Ketoprof
ene sale di lisina il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono e
ssere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malatti
a gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali con
dizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti sull
a cute: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti d
ermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermi
ca tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l
'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i
pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reaz
ione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di t
rattamento. Ketoprofene sale di lisina deve essere interrotto alla pri
ma comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro se
gno di ipersensibilita'. Effetti renali ed epatici: come per tutti i F
ANS, il medicinale puo' aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creat
inina. Come per altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, ke
toprofene sale di lisina puo' essere associato ad eventi avversi sul s
istema renale che possono portare a nefrite glomerulare, necrosi papil
lare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. Si deve
monitorare attentamente la funzione renale all'inizio del trattamento
nei pazienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e nefrosi, nei p
azienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cronica partico
larmente se anziani. In tali pazienti la somministrazione di ketoprofe
ne sale di lisina puo' causare una riduzione del flusso ematico renale
, causato dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad alterazion
i renali. Come per altri FANS, il medicinale puo' provocare piccoli in
crementi transitori in alcuni parametri epatici e anche aumenti signif
icativi nelle SGOT e SGPT (vedere paragrafo 4.8). In caso di aumento r
ilevante di tali parametri, la terapia deve essere interrotta. Nei paz
ienti con funzionalita' epatica compromessa o con precedenti patologie
epatiche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarme
nte durante terapie a lungo termine. Con ketoprofene sale di lisina so
no stati segnalati casi di ittero ed epatite. Quando si somministra ke
toprofene sale di lisina in pazienti con porfiria epatica e' richiesta
attenzione poiche' potrebbe scatenarne un attacco. Ketoprofene sale d
i lisina deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da
alterazioni ematopoietiche, lupus eritematoso sistemico o affezioni m
iste del tessuto connettivo. L'uso dei FANS puo' compromettere la fert
ilita' e non e' raccomandato in donne che intendano iniziare una gravi
danza (vedere paragrafo 4.6).
INTERAZIONI
Associazioni sconsigliate. Altri FANS, (compresi gli inibitori seletti
vi della ciclossigenasi-2), incluse alte dosi di salicilati (>= 3g/die
): la somministrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare il
rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinali, per un effetto s
inergico. Anticoagulanti (ad esempio eparina e warfarin) e agenti anti
aggreganti (ad esempio ticlopidina e clopidogrel): aumento del rischio
di sanguinamento per inibizione della funzionalita' piastrinica e dan
no alla mucosa gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Se la sommini
strazione concomitante non puo' essere evitata, i pazienti devono esse
re attentamente monitorati. Litio: rischio di aumentati livelli plasma
tici di litio, che a volte possono raggiungere livelli tossici per via
di una ridotta escrezione renale di litio. Dove necessario, i livelli
plasmatici di litio devono essere attentamente monitorati con eventua
le aggiustamento del dosaggio durante e dopo la terapia con FANS. Meto
trexato, usato ad alte dosi, (superiori a 15 mg/settimana): aumento de
l rischio di tossicita' ematica del metotrexato, particolarmente se so
mministrato ad alte dosi (>15 mg/settimana), probabilmente dovuto a sp
ostamento del metotrexato dal legame proteico e alla riduzione della s
ua clearance renale. Idantoine e solfonammidi: gli effetti tossici di
queste sostanze possono essere aumentati. Associazioni che richiedono
precauzione. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione gastr
ointestinale o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Diuretici: i pazi
enti che assumono diuretici, in particolare se disidratati, sono ad al
to rischio di sviluppare insufficienza renale secondaria ad una riduzi
one del flusso ematico renale causata dall'inibizione delle prostaglan
dine. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere pr
eso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'ini
zio della terapia concomitante (vedere paragrafo 4.4). I FANS possono
ridurre l'effetto dei diuretici. L'uso concomitante di FANS e diuretic
i risparmiatori di potassio, oltre a una riduzione dell'effetto diuret
ico e potenziale nefrotossicita', puo' comportare anche iperpotassiemi
a. ACE-inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: in alcuni pazient
i con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o
pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazio
ne di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di a
genti che inibiscono il sistema della ciclossigenasi puo' portare a un
ulteriore deterioramento della funzione renale, con possibile insorge
nza di insufficienza renale acuta. La combinazione deve essere pertant
o somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazi
enti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in consi
derazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della te
rapia concomitante. Metotrexato usato a basse dosi, inferiori a 15 mg/
settimana: durante le prime settimane della terapia combinata deve ess
ere effettuato un esame emocromocitometrico ogni settimana. In presenz
a di un peggioramento anche lieve della funzionalita' renale o nei paz
ienti anziani, il monitoraggio deve essere piu' frequente. Pentossifil
lina: aumento del rischio di sanguinamento. E' necessario aumentare il
monitoraggio clinico e controllare piu' frequentemente il tempo di sa
nguinamento. Zidovudina: rischio di aumento della tossicita' sulla lin
ea cellulare rossa per azione sui reticolociti, con anemia severa che
si manifesta una settimana dopo l'inizio del trattamento con il FANS.
Controllare l'esame emocitometrico completo ed il conteggio dei retico
lociti una o due settimane dopo avere iniziato il trattamento con il F
ANS. Tenofovir: la somministrazione concomitante di tenofovir disoprox
il fumarato e FANS puo' aumentare il rischio di insufficienza renale.
Sulfaniluree: i FANS possono incrementare l'effetto ipoglicemico delle
sulfaniluree spiazzandole dai siti di legame con le proteine plasmati
che. Associazioni che necessitano di essere prese in considerazione. A
ntipertensivi (beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione de
ll'angiotensina, diuretici): i FANS possono ridurre l'effetto dei farm
aci antipertensivi, mediante inibizione della sintesi delle prostaglan
dine. Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento. Probenecid:
la somministrazione concomitante di probenecid puo' notevolmente ridur
re la clearance plasmatica del ketoprofene e di conseguenza le concent
razioni plasmatiche di ketoprofene possono risultare aumentate; questa
interazione puo' essere dovuta ad un meccanismo inibitorio al sito de
lla secrezione tubulare renale e della glucuronoconiugazione e richied
e un adattamento della dose del ketoprofene. Inibitori selettivi della
ricaptazione della serotonina (SSRIs) e antidepressivi triciclici: au
mento del rischio di emorragia gastrointestinale e intracranica (veder
e paragrafo 4.4). Ciclosporina, tacrolimus: rischio di effetti additiv
i nefrotossici, in particolare nei soggetti anziani. Durante la terapi
a associata deve essere misurata la funzionalita' renale. Antibiotici
chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il
rischio di convulsioni associati con antibiotici chinolonici. I pazien
ti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di
sviluppare convulsioni.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastroint
estinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragi
a gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (ved
ere paragrafo 4.4). La frequenza e l'entita' di tali effetti risultano
ridotte assumendo il medicinale a stomaco pieno. Le manifestazioni di
ipersensibilita' possono assumere il carattere di reazioni sistemiche
severe (edema della laringe, edema della glottide, dispnea, palpitazi
one) sino allo shock anafilattico. In questi casi si rende necessaria
un'assistenza medica immediata. Le seguenti reazioni avverse sono stat
e osservate in seguito alla somministrazione di ketoprofene sale di li
sina negli adulti. La frequenza degli eventi avversi e' classificata c
ome segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune
(>=1/1000, <1/100); rara (>=1/10.000, <1/1000); molto rara (<1/10.000)
, non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati
disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non nota: meningite asettica,
linfangite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia emor
ragica; non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, aplasia midollare,
anemia emolitica, leucopenia, neutropenia, anemia aplastica, leucocito
si, porpora trombocitopenica. Disturbi del sistema immunitario. Non no
ta: reazioni anafilattiche (incluso shock), ipersensibilita'. Disturbi
psichiatrici. Non nota: depressione, allucinazioni, alterazione dell'
umore, eccitabilita', insonnia. Patologie del sistema nervoso. Non com
une: cefalea, capogiri, sonnolenza; raro: parestesia; non nota: sincop
e, convulsioni, disgeusia, tremore, ipercinesia, discinesia, vertigini
. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata (vedere paragrafo 4.4
); non nota: edema periorbitale. Disturbi dell'orecchio e del labirint
o. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Non nota: insufficienza cardiac
a, palpitazioni, tachicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipotensio
ne, ipertensione, vasodilatazione, vasculite. Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche. Raro: asma; non nota: edema della laringe b
roncospasmo (soprattutto nei pazienti con ipersensibilita' nota all'ac
ido acetilsalicilico e ad altri FANS), rinite, dispnea, laringospasmo,
insufficienza respiratoria acuta. Patologie gastrointestinali. Comune
: nausea, vomito, dispepsia, dolore addominale; non comune: costipazio
ne, diarrea, flatulenza, gastrite; raro: stomatiti ulcerative, ulcera
peptica; non nota: esacerbazione di colite e morbo di Crohn, emorragia
gastrointestinale e perforazione (vedere paragrafo 4.4), ulcera gastr
ica, ulcera duodenale, pancreatite, melena, ematemesi, dolore gastrico
, gastrite erosiva, edema della lingua. Patologie epatobiliari. Raro:
epatite, aumento dei livelli sierici delle transaminasi, elevati livel
li di bilirubina sierica dovuti ai disordini epatici, ittero. Patologi
e della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea,
prurito; non nota: fotosensibilizzazione, alopecia, orticaria, angioe
dema, eruzioni bollose, includenti sindrome di Stevens-Johnson, sindro
me di Lyell e necrolisi tossica epidermica, eritema, esantema, esantem
a maculo-papulare, porpora, dermatite. Patologie renali e urinarie. No
n nota: ritenzione idrica, ematuria, insufficienza renale acuta, nefri
te tubulo-interstiziale, sindrome nefritica, nefrite glomerulare, necr
osi tubulare acuta, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica, olig
uria, anormalita' nei test della funzione renale, disuria. Patologie s
istemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non com
une: edema, affaticamento; non nota: brividi, astenia, edema del volto
, edema periferico. Esami diagnostici. Raro: aumento del peso. Segnala
zione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni
avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinal
e e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rappo
rto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richi
esto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il siste
ma nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/con
tent/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interess
are negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risulta
ti di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto
e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibit
ore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidan
za. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno d
ell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenta
con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazi
one di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provoc
are un aumento della perdita di pre- e post-impianto, di mortalita' em
brione-fetale e un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclus
a quella cardiovascolare (vedere paragrafo 5.3). Dalla ventesima setti
mana di gravidanza in poi, l'utilizzo di Ilmotask potrebbe causare oli
goidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione
potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' i
n genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, sono
stati riportati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al
trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti
dopo l'interruzione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il
secondo trimestre di gravidanza, Ilmotask non deve essere somministrat
o se non strettamente necessario. Se Ilmotask e' usato da una donna ch
e sta pianificando una gravidanza, o durante il primo e secondo trimes
tre di gravidanza, deve essere usata la dose piu' bassa possibile per
il tempo piu' breve possibile. In seguito all'esposizione a Ilmotask p
er diversi giorni dalla ventesima settimana di gestazione in poi, dovr
ebbe essere considerato un monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios
e della costrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o
di costrizione del dotto arterioso, il trattamento con Ilmotask deve e
ssere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli
inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: t
ossicita' cardiopolmonare (prematura costrizione/chiusura del dotto ar
terioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale (vedere sopra);
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolun
gamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo'
occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uter
ine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenz
a, Ilmotask e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza
(vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: poiche' non sono disponib
ili dati sulla secrezione di ketoprofene sale di lisina nel latte mate
rno, il ketoprofene non deve essere somministrato durante l'allattamen
to. Fertilita': l'uso di ketoprofene sale di lisina, come di qualsiasi
farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossi
genasi e' sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidan
za. La somministrazione di ketoprofene sale di lisina deve essere sosp
esa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte
a indagini sulla fertilita'.