INDICAZIONI Trattamento sintomatico del dolore acuto di grado lieve e moderato.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR Il farmaco non deve essere somministrato nei seguenti casi: ipersensib ilita' al principio attivo, ad altri farmaci antiinfiammatori non ster oidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con anamnes i positiva per reazioni di ipersensibilita', quali broncospasmo, attac chi d'asma, rinite acuta, polipi nasali, orticaria, edema angioneuroti co o altre reazioni di tipo allergico a ketoprofene o a sostanze con a nalogo meccanismo d'azione [per esempio acido acetilsalicilico (ASA) o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)]. In questi paz ienti sono state segnalate reazioni anafilattiche gravi, raramente fat ali; ulcera peptica/emorragia attiva, o precedenti anamnestici di emor ragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione (due o piu' episod i distinti, comprovati di sanguinamento o ulcerazione) o dispepsia cro nica; sanguinamento gastrointestinale o perforazione gastrointestinale conseguenti a precedente terapia con FANS o altri sanguinamenti attiv i o disturbi emorragici; insufficienza cardiaca grave; insufficienza e patica grave; insufficienza renale grave; diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, o pazienti soggetti a terapia anticoagula nte; pazienti sottoposti ad importanti interventi chirurgici; terzo tr imestre di gravidanza e allattamento; bambini e adolescenti di eta' in feriore ai 15 anni.
POSOLOGIA Adulti e adolescenti sopra i 15 anni: 1 bustina, in dose si ngola, o ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggior e intensita'. La durata della terapia deve essere limitata al superame nto dell'episodio doloroso. Popolazioni speciali. Anziani: i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. Pazienti con compromissione renale lieve o moderata: si consiglia di monitorare il volume di diuresi e la funzionalita' renale. Pazienti con insufficien za epatica lieve o moderata: devono essere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minima efficace. Il farmaco non deve esse re utilizzato in pazienti con severe disfunzioni epatiche e renali. Po polazione pediatrica. Il farmaco e' controindicato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 15 anni. Modo di somministrazione. I l contenuto della bustina puo' essere posto direttamente sulla lingua. Si dissolve con la saliva: questo ne consente l'impiego senza acqua. E' preferibile assumere il medicinale a stomaco pieno.
CONSERVAZIONE Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la c onservazione.
AVVERTENZE Somministrare con cautela nei pazienti con manifestazioni allergiche o allergia pregressa. Il trattamento con ketoprofene sale di lisina dev e essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Gli effetti indes iderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose eff icace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre pe r controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi sottostant i sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). L'uso concomitante del farmaco con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicl oossigenasi-2, deve essere evitato. Anziani: i pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente emor ragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Com e per gli altri FANS, in presenza di un'infezione, bisogna tenere in c onsiderazione che le proprieta' antinfiammatorie, analgesiche ed antip iretiche del ketoprofene possono mascherare i sintomi comuni della pro gressione dell'infezione come per esempio la febbre. Effetti cardiovas colari e cerebrovascolari. Un adeguato monitoraggio ed opportune istru zioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensi one e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati rite nzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemi ologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti do saggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un m odesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. inf arto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escluder e un rischio simile per ketoprofene sale di lisina quando esso e' somm inistrato alla dose giornaliera di una bustina, in dose singola, o rip etuta 2-3 volte al giorno. I pazienti con ipertensione non controllata , insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono es sere trattati con ketoprofene sale di lisina, cosi' come con tutti i F ANS, soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipe rtensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Effetti gastrointest inali. Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Alcune evidenze e pidemiologiche suggeriscono che il ketoprofene sale di lisina puo' ess ere associato ad un elevato rischio di grave tossicita' gastrointestin ale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorra gia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulceraz ione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pa zienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibi le. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anch e per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti co n storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devo no riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del tr attamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farma ci concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emor ragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibi tori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti c ome l'aspirina. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointes tinale in pazienti che assumono Ketoprofene sale di lisina il trattame nto deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautel a nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ul cerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerb ate. Effetti sulla cute. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fat ali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e n ecrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in a ssociazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazie nti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione s i verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattam ento. Ketoprofene sale di lisina deve essere interrotto alla prima com parsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Effetti renali ed epatici. Come per tutti i FANS, i l medicinale puo' aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creatinina. Come per altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, ketoprof ene sale di lisina puo' essere associato ad eventi avversi sul sistema renale che possono portare a nefrite glomerulare, necrosi papillare r enale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. Si deve monit orare attentamente la funzione renale all'inizio del trattamento nei p azienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e nefrosi, nei pazient i in terapia diuretica, con insufficienza renale cronica particolarmen te se anziani. In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene sal e di lisina puo' causare una riduzione del flusso ematico renale, caus ato dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad alterazioni rena li. Come per altri FANS, il medicinale puo' provocare piccoli incremen ti transitori in alcuni parametri epatici e anche aumenti significativ i nelle SGOT e SGPT. In caso di aumento rilevante di tali parametri, l a terapia deve essere interrotta. Nei pazienti con funzionalita' epati ca compromessa o con precedenti patologie epatiche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarmente durante terapie a lungo t ermine. Con ketoprofene sale di lisina sono stati segnalati casi di ittero ed epatite.
INTERAZIONI Associazioni sconsigliate. Altri FANS, (compresi gli inibitori seletti vi della ciclossigenasi-2), incluse alte dosi di salicilati (>= 3g/die ): la somministrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare i l rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinali, per un effetto sinergico. Anticoagulanti (ad esempio eparina e warfarin) e agenti ant iaggreganti (ad esempio ticlopidina e clopidogrel): aumento del rischi o di sanguinamento per inibizione della funzionalita' piastrinica e da nno alla mucosa gastrointestinale. Se la somministrazione concomitante non puo' essere evitata, i pazienti devono essere attentamente monito rati. Litio: rischio di aumentati livelli plasmatici di litio, che a v olte possono raggiungere livelli tossici per via di una ridotta escrez ione renale di litio. Dove necessario, i livelli plasmatici di litio d evono essere attentamente monitorati con eventuale aggiustamento del d osaggio durante e dopo la terapia con FANS. Metotrexato, usato ad alte dosi, (superiori a 15 mg/settimana): aumento del rischio di tossicita ' ematica del metotrexato, particolarmente se somministrato ad alte do si (>15 mg/settimana), probabilmente dovuto a spostamento del metotrex ato dal legame proteico e alla riduzione della sua clearance renale. I dantoine e solfonammidi : gli effetti tossici di queste sostanze posso no essere aumentati. Associazioni che richiedono precauzione - Cortico steroidi: aumento del rischio di ulcerazione gastrointestinale o sangu inamento. Diuretici: i pazienti che assumono diuretici, in particolare se disidratati, sono ad alto rischio di sviluppare insufficienza rena le secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale causata dall' inibizione delle prostaglandine. I pazienti devono essere adeguatament e idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante. I FANS poss ono ridurre l'effetto dei diuretici. L'uso concomitante di FANS e diur etici risparmiatori di potassio, oltre a una riduzione dell'effetto di uretico e potenziale nefrotossicita', puo' comportare anche iperpotass iemia. ACE-inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: in alcuni paz ienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratat i o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministr azione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclossigenasi puo' portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, con possibile ins orgenza di insufficienza renale acuta. La combinazione deve essere per tanto somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in c onsiderazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio dell a terapia concomitante. Metotrexato usato a basse dosi, inferiori a 15 mg/settimana: durante le prime settimane della terapia combinata deve essere effettuato un esame emocromocitometrico ogni settimana. In pre senza di un peggioramento anche lieve della funzionalita' renale o nei pazienti anziani, il monitoraggio deve essere piu' frequente. Pentoss ifillina: aumento del rischio di sanguinamento. E' necessario aumentar e il monitoraggio clinico e controllare piu' frequentemente il tempo d i sanguinamento. Zidovudina: rischio di aumento della tossicita' sullalinea cellulare rossa per azione sui reticolociti, con anemia severa che si manifesta una settimana dopo l'inizio del trattamento con il FA NS. Controllare l'esame emocitometrico completo ed il conteggio dei re ticolociti una o due settimane dopo avere iniziato il trattamento con il FANS. Tenofovir: la somministrazione concomitante di tenofovir diso proxil fumarato e FANS puo' aumentare il rischio di insufficienza rena le. Sulfaniluree: i FANS possono incrementare l'effetto ipoglicemico d elle sulfaniluree spiazzandole dai siti di legame con le proteine plas matiche. Associazioni che necessitano di essere prese in considerazion e: antipertensivi (beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversion e dell'angiotensina, diuretici): i FANS possono ridurre l'effetto dei farmaci antipertensivi, mediante inibizione della sintesi delle prosta glandine. Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento. Probenec id la somministrazione concomitante di probenecid puo' notevolmente r idurre la clearance plasmatica del ketoprofene e di conseguenza le con centrazioni plasmatiche di ketoprofene possono risultare aumentate; qu esta interazione puo' essere dovuta ad un meccanismo inibitorio al sit o della secrezione tubulare renale e della glucuronoconiugazione e ric hiede un adattamento della dose del ketoprofene. Inibitori selettivi d ella ricaptazione della serotonina (SSRIs) e antidepressivi triciclici : aumento del rischio di emorragia gastrointestinale e intracranica. Ciclosporina, tacrolimus: rischio di effetti additivi nefrotossici, in particolare nei soggetti anziani. Durante la terapia associata deve e ssere misurata la funzionalita' renale. Antibiotici chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convuls ioni associati con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FA NS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convul sioni.
EFFETTI INDESIDERATI I pazienti devono essere informati circa la potenziale comparsa di son nolenza, capogiri o convulsioni e devono evitare di guidare o di svolg ere attivita' che richiedano particolare vigilanza in caso di presenza di tali sintomi. Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono d i natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perfo razione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. La frequenza e l'entita' di tali effetti risultano rido tte assumendo il medicinale a stomaco pieno. Le manifestazioni di iper sensibilita' possono assumere il carattere di reazioni sistemiche seve re (edema della laringe, edema della glottide, dispnea, palpitazione) sino allo shock anafilattico. In questi casi si rende necessaria un'as sistenza medica immediata. Le seguenti reazioni avverse sono state oss ervate in seguito alla somministrazione di ketoprofene sale di lisina negli adulti. La frequenza degli eventi avversi e' classificata come s egue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/ 1000, <1/100); rara (>=1/10.000, <1/1000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati dispo nibili). Infezioni ed infestazioni. Non nota: meningite asettica, linf angite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia emorragic a; non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, aplasia midollare, anemi a emolitica, leucopenia, neutropenia, anemia aplastica, leucocitosi, orpora trombocitopenica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: r eazioni anafilattiche (incluso shock), ipersensibilita'. Disturbi psic hiatrici. Non nota: depressione, allucinazioni, alterazione dell'umore , eccitabilita', insonnia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri, sonnolenza; raro: parestesia; non nota: sincope, co nvulsioni, disgeusia, tremore, ipercinesia, discinesia, vertigini. Pat ologie dell'occhio. Raro: visione offuscata; non nota: edema periorbit ale. Disturbi dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Non nota: insufficienza cardiaca, palpitazioni, tachicardia . Patologie vascolari. Non nota: ipotensione, ipertensione, vasodilata zione, vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. R aro: asma; non nota: edema della laringe, broncospasmo (soprattutto ne i pazienti con ipersensibilita' nota all'acido acetilsalicilico e ad a ltri FANS), rinite, dispnea, laringospasmo, insufficienza respiratoria acuta. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dispepsia , dolore addominale; non comune: costipazione, diarrea, flatulenza, ga strite; raro: stomatiti ulcerative, ulcera peptica; non nota: esacerba zione di colite e morbo di Crohn, emorragia gastrointestinale e perfor azione, ulcera gastrica, ulcera duodenale, pancreatite, melena, ematem esi, dolore gastrico, gastrite erosiva, edema della lingua. Patologie epatobiliari. Raro: epatite, aumento dei livelli sierici delle transam inasi, elevati livelli di bilirubina sierica dovuti ai disordini epati ci, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comun e: eruzione cutanea, prurito; non nota: fotosensibilizzazione, alopeci a, orticaria, angioedema, eruzioni bollose, includenti sindrome di Ste vens-Johnson, sindrome di Lyell e necrolisi tossica epidermica, eritem a, esantema, esantema maculo-papulare, porpora, dermatite. Patologie r enali e urinarie. Non nota: ritenzione idrica, ematuria, insufficienza renale acuta, nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefritica, nefri te glomerulare, necrosi tubulare acuta, necrosi papillare renale, sind rome nefrosica, oliguria, anormalita' nei test della funzione renale, disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di sommi nistrazione. Non comune: edema, affaticamento; non nota: brividi, aste nia, edema del volto, edema periferico. Esami diagnostici. Raro: aumen to del peso. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalaz ione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizz azione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggi o continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operato ri sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospe tta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http:// www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazio ne-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO Gravidanza. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interess are negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risulta ti di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibit ore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidan za. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno d ell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumentacon la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazi one di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provoc are un aumento della perdita di pre- e post-impianto, di mortalita' em brione-fetale e un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclus a quella cardiovascolare. Pertanto il ketoprofene non deve essere somm inistrato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, se no n strettamente necessario. Se il ketoprofene e' usato in donne che des iderano una gravidanza o durante il primo e secondo trimestre di gravi danza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arteri oso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sa nguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritar do o prolungamento del travaglio. KETOORO e' pertanto controindicato d urante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento Poiche' non sono disponibili dati sulla secrezione di ketoprofene sale di lisina nel l atte materno, il ketoprofene non deve essere somministrato durante l'a llattamento. Fertilita'. L'uso di ketoprofene sale di lisina, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossigenasi e' sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di ketoprofene sale di lisina deve es sere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono s ottoposte a indagini sulla fertilita'.
Confezione
30 Bustine
KETODOTASK 40 MG GRANULATO
Una bustina contiene: Principio attivo : ketoprofene sale di lisina 40 mg (corrispondente a 25 mg di ketoprofene) Eccipiente con effetti noti: aspartame, alcol benzilico. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Trattamento sintomatico del dolore acuto di grado lieve e moderato.
KETODOTASK non deve essere somministrato nei seguenti casi: • ipersensibilità; al principio attivo, ad altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • pazienti con anamnesi positiva per reazioni di ipersensibilità;, quali broncospasmo, attacchi d'asma, rinite acuta, polipi nasali, orticaria, edema angioneurotico o altre reazioni di tipo allergico a ketoprofene o a sostanze con analogo meccanismo d'azione [per esempio acido acetilsalicilico (ASA) o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)]. In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali (vedere paragrafo 4.8). • ulcera peptica/emorragia attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione (due o più; episodi distinti, comprovati di sanguinamento o ulcerazione) o dispepsia cronica. • sanguinamento gastrointestinale o perforazione gastrointestinale conseguenti a precedente terapia con FANS o altri sanguinamenti attivi o disturbi emorragici. • insufficienza cardiaca grave. • insufficienza epatica grave. • insufficienza renale grave. • diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, o pazienti soggetti a terapia anticoagulante. • pazienti sottoposti ad importanti interventi chirurgici. • terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6) • bambini e adolescenti di età; inferiore ai 15 anni.
La dose efficace più; bassa deve essere usata per il periodo più; breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). PosologiaAdulti e adolescenti sopra i 15 anni: 1 bustina, in dose singola, o ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensità;. La durata della terapia deve essere limitata al superamento dell'episodio doloroso (vedere paragrafo 4.4). Popolazioni speciali Anziani: i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. Pazienti con compromissione renale lieve o moderata: si consiglia di monitorare il volume di diuresi e la funzionalità; renale (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata: devono essere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minima efficace (vedere paragrafo 4.4). KETODOTASK non deve essere utilizzato in pazienti con severe disfunzioni epatiche e renali (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica KETODOTASK è; controindicato nei bambini e negli adolescenti di età; inferiore ai 15 anni. Modo di somministrazione Il contenuto della bustina può; essere posto direttamente sulla lingua. Si dissolve con la saliva: questo ne consente l'impiego senza acqua. È preferibile assumere il medicinale a stomaco pieno.
Somministrare con cautela nei pazienti con manifestazioni allergiche o allergia pregressa. Il trattamento con ketoprofene sale di lisina deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità;. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più; bassa dose efficace per la più; breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). L'uso concomitante di KETODOTASK con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Anziani: i pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Mascheramento dei sintomi di infezioni sottostanti KETODOTASK può; mascherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l’avvio di un trattamento adeguato e peggiorare pertanto l’esito dell’infezione. Ciò; è; stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunità; e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando KETODOTASK è; somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, è; consigliato il monitoraggio dell’infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. Come per gli altri FANS, in presenza di un’infezione, bisogna tenere in considerazione che le proprietà; antinfiammatorie, analgesiche ed antipiretiche del ketoprofene possono mascherare i sintomi comuni della progressione dell'infezione come per esempio la febbre. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poichè; in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può; essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene sale di lisina quando esso è; somministrato alla dose giornaliera di una bustina, in dose singola, o ripetuta 2-3 volte al giorno. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ketoprofene sale di lisina, così; come con tutti i FANS, soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Effetti gastrointestinali Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che il ketoprofene sale di lisina può; essere associato ad un elevato rischio di grave tossicità; gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è; più; alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più; bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità; gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Ketoprofene sale di lisina il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè; tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti sulla cute Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più; alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Ketoprofene sale di lisina deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità;. Effetti renali ed epatici Come per tutti i FANS, il medicinale può; aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creatinina. Come per altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, ketoprofene sale di lisina può; essere associato ad eventi avversi sul sistema renale che possono portare a nefrite glomerulare, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. Si deve monitorare attentamente la funzione renale all'inizio del trattamento nei pazienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e nefrosi, nei pazienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cronica particolarmente se anziani. In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene sale di lisina può; causare una riduzione del flusso ematico renale, causato dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad alterazioni renali. Come per altri FANS, il medicinale può; provocare piccoli incrementi transitori in alcuni parametri epatici e anche aumenti significativi nelle SGOT e SGPT (vedere paragrafo 4.8). In caso di aumento rilevante di tali parametri, la terapia deve essere interrotta. Nei pazienti con funzionalità; epatica compromessa o con precedenti patologie epatiche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarmente durante terapie a lungo termine. Con ketoprofene sale di lisina sono stati segnalati casi di ittero ed epatite. Quando si somministra ketoprofene sale di lisina in pazienti con porfiria epatica è; richiesta attenzione poichè; potrebbe scatenarne un attacco. Ketoprofene sale di lisina deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da alterazioni ematopoietiche, lupus eritematoso sistemico o affezioni miste del tessuto connettivo. L’uso dei FANS può; compromettere la fertilità; e non è; raccomandato in donne che intendano iniziare una gravidanza (vedere paragrafo 4.6). La somministrazione di ketoprofene deve essere sospesa nelle donne che hanno difficoltà; a concepire o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità;. Il trattamento deve essere interrotto in caso di comparsa di disturbi visivi quali visione offuscata. I pazienti che presentano asma associata a rinite cronica e allergia, sinusite cronica e/o poliposi nasale hanno un rischio maggiore di allergia all’aspirina e/o ai FANS, rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di questo medicinale può; causare attacchi d’asma o broncospasmo, soprattutto nei soggetti allergici all’acido acetilsalicilico (aspirina) o ai FANS (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Pertanto in questi soggetti, nonché in caso di broncopneumopatia ostruttiva cronica o di nefropatia, il medicinale va impiegato soltanto sotto controllo medico. Per evitare eventuali fenomeni di ipersensibilità; o di fotosensibilizzazione è; consigliabile non esporsi al sole durante l’uso. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Questo medicinale contiene 10,56 mg di aspartame per dose (1 bustina) equivalente a 31,78 mg per dose massima giornaliera raccomandata (3 bustine). L’aspartame è; una fonte di fenilalanina. Può; essere dannosa nei pazienti affetti da fenilchetonuria. Questo medicinale contiene aroma lime, aroma limone, aroma frescofort, che a loro volta contengono 0,00032 mg di alcol benzilico per dose (1 bustina) equivalente a 0,00096 mg per dose massima giornaliera raccomandata (3 bustine). Alcol benzilico può; causare reazioni allergiche. Grandi volumi di alcol benzilico devono essere usati con cautela e solo se necessario, specialmente in pazienti con insufficienza epatica o renale a causa del rischio di accumulo e tossicità; (acidosi metabolica).Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè; essenzialmente “senza sodio”.
Conservazione Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.
Associazioni sconsigliate • Altri FANS, (compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2), incluse alte dosi di salicilati (≥ 3g/die): la somministrazione contemporanea di diversi FANS può; aumentare il rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinali, per un effetto sinergico. • Anticoagulanti (ad esempio eparina e warfarin) e agenti antiaggreganti (ad esempio ticlopidina e clopidogrel): aumento del rischio di sanguinamento per inibizione della funzionalità; piastrinica e danno alla mucosa gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Se la somministrazione concomitante non può; essere evitata, i pazienti devono essere attentamente monitorati. • Litio: rischio di aumentati livelli plasmatici di litio, che a volte possono raggiungere livelli tossici per via di una ridotta escrezione renale di litio. Dove necessario, i livelli plasmatici di litio devono essere attentamente monitorati con eventuale aggiustamento del dosaggio durante e dopo la terapia con FANS. • Metotrexato, usato ad alte dosi, (superiori a 15 mg/settimana): aumento del rischio di tossicità; ematica del metotrexato, particolarmente se somministrato ad alte dosi (>15 mg/settimana), probabilmente dovuto a spostamento del metotrexato dal legame proteico e alla riduzione della sua clearance renale. • Idantoine e solfonammidi: gli effetti tossici di queste sostanze possono essere aumentati. Associazioni che richiedono precauzione • Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). • Diuretici: i pazienti che assumono diuretici, in particolare se disidratati, sono ad alto rischio di sviluppare insufficienza renale secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale causata dall’inibizione delle prostaglandine. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante (vedere paragrafo 4.4). I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici. L’uso concomitante di FANS e diuretici risparmiatori di potassio, oltre a una riduzione dell’effetto diuretico e potenziale nefrotossicità;, può; comportare anche iperpotassiemia. • ACE-inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: in alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclossigenasi può; portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, con possibile insorgenza di insufficienza renale acuta. La combinazione deve essere pertanto somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante. • Metotrexato usato a basse dosi, inferiori a 15 mg/settimana: durante le prime settimane della terapia combinata deve essere effettuato un esame emocromocitometrico ogni settimana. In presenza di un peggioramento anche lieve della funzionalità; renale o nei pazienti anziani, il monitoraggio deve essere più; frequente. • Pentossifillina: aumento del rischio di sanguinamento. È necessario aumentare il monitoraggio clinico e controllare più; frequentemente il tempo di sanguinamento. • Zidovudina: rischio di aumento della tossicità; sulla linea cellulare rossa per azione sui reticolociti, con anemia severa che si manifesta una settimana dopo l'inizio del trattamento con il FANS. Controllare l'esame emocitometrico completo ed il conteggio dei reticolociti una o due settimane dopo avere iniziato il trattamento con il FANS. • Tenofovir: la somministrazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS può; aumentare il rischio di insufficienza renale. • Sulfaniluree: i FANS possono incrementare l'effetto ipoglicemico delle sulfaniluree spiazzandole dai siti di legame con le proteine plasmatiche. Associazioni che necessitano di essere prese in considerazione: • Antipertensivi (beta-bloccanti, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, diuretici): i FANS possono ridurre l'effetto dei farmaci antipertensivi, mediante inibizione della sintesi delle prostaglandine. • Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento. • Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid può; notevolmente ridurre la clearance plasmatica del ketoprofene e di conseguenza le concentrazioni plasmatiche di ketoprofene possono risultare aumentate; questa interazione può; essere dovuta ad un meccanismo inibitorio al sito della secrezione tubulare renale e della glucuronoconiugazione e richiede un adattamento della dose del ketoprofene. • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs) e antidepressivi triciclici: aumento del rischio di emorragia gastrointestinale e intracranica (vedere paragrafo 4.4). • Ciclosporina, tacrolimus: rischio di effetti additivi nefrotossici, in particolare nei soggetti anziani. Durante la terapia associata deve essere misurata la funzionalità; renale. • Antibiotici chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associati con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni.
I pazienti devono essere informati circa la potenziale comparsa di sonnolenza, capogiri o convulsioni e devono evitare di guidare o di svolgere attività; che richiedano particolare vigilanza in caso di presenza di tali sintomi (vedere paragrafo 4.8).
Gravidanza L'inibizione della sintesi di prostaglandine può; interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post-impianto, di mortalità; embrione-fetale e un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare (vedere paragrafo 5.3). Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l’utilizzo di KETODOTASK potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l’inizio del trattamento ed è; in genere reversibile con l’interruzione del trattamento. Inoltre, sono stati riportati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti dopo la sospensione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, KETODOTASK non deve essere somministrato se non strettamente necessario. Se KETODOTASK è; usato da una donna che sta pianificando una gravidanza, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più; basse possibili. In seguito all’esposizione a KETODOTASK per diversi giorni dalla 20a settimana di gestazione in poi, dovrebbe essere considerato un monitoraggio antenatale dell’oligoidramnios e della costrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o di costrizione del dotto arterioso, il trattamento con KETODOTASK deve essere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: • tossicità; cardiopolmonare (prematura costrizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); • disfunzione renale (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può; occorrere anche a dosi molto basse; • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. KETODOTASK è; pertanto controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento Poiché non sono disponibili dati sulla secrezione di ketoprofene sale di lisina nel latte materno, il ketoprofene non deve essere somministrato durante l'allattamento. Fertilità; L'uso di ketoprofene sale di lisina, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossigenasi è; sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di ketoprofene sale di lisina deve essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità; o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità;.
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