DENOMINAZIONE
MELATONINA NOXAREM COMPRESSE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicolettici, agonisti dei recettori della melatonina.
PRINCIPI ATTIVI
3 mg: ciascuna compressa contiene 3 mg di melatonina; 5 mg: ciascuna c
ompressa contiene 5 mg di melatonina. Per l'elenco completo degli ecci
pienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Calcio idrogeno fosfato biidrato, cellulosa microcristallina, magnesio
stearato, silice colloidale anidra, amido pregelatinizzato.
INDICAZIONI
Melatonina Noxarem e' indicato negli adulti per il trattamento a breve
termine del jet lag (vedere paragrafo 5.1).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien
ti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Posologia: la dose standard e' una compressa da 3 mg al giorno, da ass
umere all'ora locale di inizio del riposo notturno, a partire dall'arr
ivo nella destinazione e per un massimo di 4 giorni. E' possibile assu
mere una compressa da 5 mg invece di quella da 3 mg all'ora locale di
inizio del riposo notturno se la dose standard di 3 mg non fornisce un
adeguato sollievo dai sintomi. La compressa da 5 mg non deve essere a
ssunta in aggiunta a quella da 3 mg, ma una dose superiore puo' essere
assunta nei giorni successivi. La dose massima giornaliera e' di 5 mg
una volta al giorno. La dose che fornisce un adeguato sollievo dai si
ntomi deve essere assunta per il periodo di tempo piu' breve possibile
. Dal momento che l'assunzione di melatonina a orari non adeguati potr
ebbe non avere alcun effetto o causare un effetto avverso sulla risinc
ronizzazione successiva al jet lag, la melatonina non deve essere assu
nta prima delle 20.00 o dopo le 4.00 (ora locale nel luogo di destinaz
ione). Anziani: dal momento che la farmacocinetica della melatonina es
ogena (a rilascio immediato) e' generalmente simile nei giovani adulti
e negli anziani, non vi sono raccomandazioni posologiche specifiche p
er gli anziani (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: l'esperi
enza relativa all'uso della melatonina nei pazienti con compromissione
renale e' limitata. Occorre procedere con cautela in caso di assunzio
ne di melatonina da parte di pazienti con compromissione renale. La me
latonina non e' raccomandata per i pazienti con compromissione renale
grave (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: non ci son
o dati empirici sull'uso della melatonina nei pazienti con compromissi
one epatica. Un numero limitato di dati suggerisce che la clearance pl
asmatica della melatonina si riduce significativamente nei pazienti co
n cirrosi. La melatonina non e' raccomandata per i pazienti con compro
missione epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica:
la sicurezza e l'efficacia della melatonina nei bambini e negli adole
scenti di eta' compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non
ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: uso orale. Le comp
resse devono essere deglutite con un bicchiere d'acqua. Il consumo di
cibo all'orario o in prossimita' dell'orario di assunzione della melat
onina non dovrebbe influire sull'efficacia o sulla sicurezza della mel
atonina; tuttavia, si raccomanda di non assumere cibo approssimativame
nte da 2 ore prima e fino a 2 ore dopo l'assunzione di melatonina (ved
ere paragrafo 5.2).
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dal
la luce.
AVVERTENZE
Sonnolenza: la melatonina puo' provocare sonnolenza. Pertanto, il prod
otto deve essere usato con cautela se gli effetti della sonnolenza pot
rebbero costituire un rischio per la sicurezza (vedere paragrafo 4.7).
Malattie autoimmuni: non esistono dati clinici sull'uso della melaton
ina nei soggetti con malattie autoimmuni. Pertanto, l'uso della melato
nina non e' raccomandato nei pazienti con malattie autoimmuni. Comprom
issione epatica e renale: i dati empirici sulla sicurezza e sull'effic
acia dell'uso della melatonina nei pazienti con compromissione epatica
o renale sono limitati. La melatonina non e' raccomandata per i pazie
nti con compromissione epatica o compromissione renale grave (vedere p
aragrafi 4.2 e 5.2). Condizioni cardiovascolari: i dati sugli eventi a
vversi per la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca causati dall
a melatonina in popolazioni con condizioni cardiovascolari e in tratta
mento concomitante con farmaci antipertensivi sono limitati. Non e' ch
iaro se tali effetti avversi siano da attribuire alla stessa melatonin
a o a interazioni tra la melatonina e gli altri farmaci. L'uso della m
elatonina non e' raccomandato nei pazienti con condizioni cardiovascol
ari e in trattamento concomitante con farmaci antipertensivi. Assunzio
ne concomitante di anticoagulanti: occorre procedere con cautela nel c
aso di assunzione concomitante di melatonina e farmaci anticoagulanti,
inclusi warfarin e nuovi anticoagulanti ad azione diretta, poiche' la
melatonina puo' aumentare l'effetto di tali farmaci e provocare un au
mento del rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).
INTERAZIONI
Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti. Interazio
ni farmacocinetiche: il metabolismo della melatonina e' mediato princi
palmente dagli enzimi correlati a CYP1A. Pertanto, e' possibile che si
verifichino interazioni tra la melatonina e altri principi attivi in
virtu' dell'effetto di questi ultimi sugli enzimi del CYP1A. Occorre p
rocedere con cautela nel caso dei pazienti che assumono fluvoxamina, l
a quale provoca un aumento dei livelli di melatonina (fino a 17 volte
l'AUC e 12 volte la C max sierica) inibendone il metabolismo da parte
degli isoenzimi epatici CYP1A2 e CYP2C19 del citocromo P450 (CYP). L'a
ssociazione tra queste sostanze deve essere evitata. Occorre procedere
con cautela nel caso dei pazienti che assumono 5-metossipsoralene (5-
MOP) o 8-metossipsoralene (8-MOP), i quali provocano un aumento dei li
velli di melatonina inibendone il metabolismo. Il fumo di sigaretta pu
o' causare una riduzione dei livelli di melatonina attraverso l'induzi
one del CYP1A2. Occorre procedere con cautela nel caso dei pazienti ch
e assumono cimetidina, in quanto questo agente provoca un aumento dei
livelli di melatonina nel plasma inibendone il metabolismo da parte di
CYP1A2. La caffeina aumenta le concentrazioni della melatonina, sia e
ndogena che somministrata oralmente, in quanto inibisce il metabolismo
della melatonina da parte di CYP1A2. Occorre procedere con cautela ne
l caso dei pazienti che assumono estrogeni (ad es. terapia contraccett
iva o terapia ormonale sostitutiva), i quali provocano un aumento dei
livelli di melatonina inibendone il metabolismo da parte di CYP1A1 e C
YP1A2. Gli inibitori del CYP1A2 come i chinoloni possono determinare u
n'aumentata esposizione alla melatonina. Gli induttori del CYP1A2 come
carbamazepina e rifampicina possono determinare ridotte concentrazion
i plasmatiche di melatonina. Nella letteratura sono disponibili molti
dati circa gli effetti degli agonisti/antagonisti adrenergici, degli a
gonisti/antagonisti oppiacei, degli antidepressivi, degli inibitori de
lle prostaglandine, delle benzodiazepine, del triptofano e dell'alcol
sulla secrezione di melatonina endogena. Non e' stato studiato se ques
ti principi attivi interferiscano con gli effetti dinamici o cinetici
della melatonina o viceversa. Interazioni farmacodinamiche: il consumo
di alcol in associazione con la melatonina va evitato, poiche' l'alco
l riduce l'efficacia della melatonina sul sonno. L'alcol puo' comprome
ttere il sonno e potenzialmente peggiorare alcuni sintomi del jet lag
(ad es. cefalea, affaticamento mattutino, ridotta concentrazione). La
melatonina puo' potenziare le proprieta' sedative delle benzodiazepine
e degli ipnotici non benzodiazepinici quali zaleplon, zolpidem e zopi
clone. In uno studio clinico, e' emersa una chiara evidenza di interaz
ione farmacodinamica transitoria tra la melatonina e zolpidem un'ora d
opo la loro somministrazione concomitante. La somministrazione concomi
tante si e' tradotta in una maggiore riduzione dell'attenzione, della
memoria e della coordinazione rispetto alla somministrazione del solo
zolpidem. In altri studi, la melatonina e' stata somministrata in asso
ciazione con tioridazina e imipramina, principi attivi che agiscono su
l sistema nervoso centrale. Non sono state osservate interazioni farma
cocinetiche clinicamente significative in nessuno dei casi. Tuttavia,
la somministrazione concomitante della melatonina ha comportato un piu
' accentuato senso di tranquillita' e una maggiore difficolta' a svolg
ere attivita' rispetto alla sola imipramina, e una maggiore sensazione
di stordimento rispetto alla sola tioridazina. Occorre procedere con
cautela nel caso dei pazienti che assumono nifedipina, poiche' l'assun
zione concomitante di melatonina e nifedipina puo' causare un aumento
della pressione sanguigna. L'assunzione concomitante di melatonina e w
arfarin puo' potenziare l'azione anticoagulante del warfarin. In caso
di utilizzo concomitante, e' necessario tenere sotto controllo l'INR.
Inoltre, la melatonina puo' potenziare l'effetto degli anticoagulanti
ad azione diretta (es. dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: gli effetti avversi segnalati piu'
frequentemente quando si assume la melatonina a breve termine per il
trattamento del jet lag sono sonnolenza, cefalea e capogiri/disorienta
mento. Sonnolenza, cefalea, capogiri e nausea sono anche gli effetti a
vversi segnalati piu' frequentemente quando le dosi cliniche tipiche d
i melatonina sono state assunte per periodi di tempo pari a diversi gi
orni o settimane da parte di persone e pazienti sani. Elenco delle rea
zioni avverse: le seguenti reazioni avverse alla melatonina in general
e sono state segnalate negli studi clinici o nelle segnalazioni sponta
nee di casi. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti
indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Infezio
ni ed infestazioni. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): herpes zoster. Patolo
gie del sistema emolinfopoietico. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): leucope
nia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: (la
frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): r
eazione di ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizio
ne. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): ipertrigliceridemia, ipocalcemia, ipo
natriemia. Disturbi psichiatrici. Non comune (>=1/1.000, <1/100): irri
tabilita', nervosismo, irrequietezza, insonnia, sogni anomali, incubi,
ansia; raro (>=1/10.000, <1/1.000): alterazioni dell'umore, aggressiv
ita', agitazione, crisi di pianto, sintomi di stress, disorientamento,
risveglio precoce al mattino, aumento della libido, umore depresso, d
epressione. Patologie del sistema nervoso. Non comune (>=1/1.000, <1/1
00): emicrania, cefalea, letargia, iperattivita' psicomotoria, capogir
i, sonnolenza; raro (>=1/10.000, <1/1.000): sincope, deficit di memori
a, disturbi dell'attenzione, stato onirico, sindrome delle gambe senza
riposo, sonno di qualita' scadente, parestesie. Patologie dell'occhio
. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): ridotta acuita' visiva, visione offusca
ta, aumento della lacrimazione patologie dell'orecchio e del labirinto
. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): vertigine posizionale, vertigini. Patol
ogie cardiache. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): angina pectoris, palpitaz
ioni. Patologie vascolari. Non comune (>=1/1.000, <1/100): ipertension
e; raro (>=1/10.000, <1/1.000): vampate di calore. Patologie gastroint
estinali. Non comune (>=1/1.000, <1/100): dolore addominale, dolore ne
lla parte superiore dell'addome, dispepsia, ulcerazioni della bocca, b
occa secca, nausea; raro (>=1/10.000, <1/1.000): malattia da reflusso
gastroesofageo, disturbi gastrointestinali, vescicazione della mucosa
orale, ulcerazione della lingua, disordini gastrointestinali, vomito,
rumori addominali anormali, flatulenza, ipersecrezione salivare, alito
si, disagio addominale, disturbi gastrici, gastrite. Patologie epatobi
liari. Non comune (>=1/1.000, <1/100): iperbilirubinemia. Patologie de
lla cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune (>=1/1.000, <1/100): d
ermatite, sudorazione notturna, prurito, eruzione cutanea, prurito gen
eralizzato, secchezza cutanea; raro (>=1/10.000, <1/1.000): eczema, er
itema, dermatite alle mani, psoriasi, eruzione cutanea generalizzata,
esantema pruriginoso, disturbi a carico delle unghie; non nota: (la fr
equenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): ang
ioedema, edema della bocca, edema della lingua. Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune (>=1/1.000, <1
/100): dolori alle estremita'. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): artrite, s
pasmi muscolari, dolore al collo, crampi notturni. Patologie renali e
urinarie. Non comune (>=1/1.000, <1/100): glicosuria, proteinuria; rar
o (>=1/10.000, <1/1.000): poliuria, ematuria, nicturia. Patologie dell
'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune (>=1/1.000, <1/100
): sintomi di menopausa; raro (>=1/10.000, <1/1.000): priapismo, prost
atite; non nota: (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei
dati disponibili): galattorrea. Patologie sistemiche e condizioni rel
ative alla sede di somministrazione. Non comune (>=1/1.000, <1/100): a
stenia, dolore al torace; raro (>=1/10.000, <1/1.000): affaticamento,
dolore, sete. Esami diagnostici. Non comune (>=1/1.000, <1/100): anoma
lie dei test di funzionalita' del fegato, aumento del peso corporeo; r
aro (>=1/10.000, <1/1.000): aumento degli enzimi epatici, anomalie deg
li elettroliti nel sangue, anomalie dei test di laboratorio. Segnalazi
one delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni av
verse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale
e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapport
o beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richies
to di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema
nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/conte
nt/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: per la melatonina non sono disponibili dati clinici sulle
gravidanze esposte. Gli studi sugli animali non indicano effetti danno
si diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o
sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). La melatonina esogena att
raversa facilmente la placenta umana. A causa della mancanza di dati c
linici, non si raccomanda l'uso del medicinale in donne in gravidanza
o che intendono intraprendere una gravidanza. Allattamento: la melaton
ina endogena e' stata identificata nel latte materno umano, quindi pro
babilmente la melatonina esogena e' escreta nel latte materno. Esiston
o dati relativi a modelli animali, tra cui roditori, ovini, bovini e p
rimati, che evidenziano il passaggio della melatonina dalla madre al f
eto attraverso la placenta o il latte. Pertanto, la melatonina non dev
e essere usata durante l'allattamento. Fertilita': non ci sono dati di
sponibili sui possibili effetti avversi dell'uso a breve termine della
melatonina sulla fertilita' umana.