Le dosi dipendono dal peso corporeo e dall’età; una singola dose varia da 10 a 15 mg/kg di peso corporeo ad un massimo di 60 mg/kg per dose giornaliera totale. Lo specifico intervallo fra le dosi dipende dai sintomi e dalla massima dose giornaliera. Tuttavia, esso non deve essere inferiore alle 4 ore.
Paracetamolo Pensa 500mg compresse Peso corporeo (età;) | Dose singola (dose equivalente di paracetamolo) | Max. dose giornaliera (24 h) (dose equivalente di paracetamolo) |
33 kg - 43 kg (bambini da 11 a 12 anni) | 500 mg | 2000 mg |
44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti oltre i 12 anni) | 500 mg | 3000 mg |
>65 kg | 500 - 1000 mg | 3000 mg |
Paracetamolo Pensa 1000mg compresse (la compressa da 1000 mg può; essere divisa in due metà; uguali).
Peso corporeo (età;) | Dose singola | Max. dose giornaliera (24 h) |
33 kg - 43 kg (bambini da 11 a 12 anni) | 500 mg | 2000 mg |
44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti oltre i 12 anni) | 500 mg | 3000 mg |
>65 kg | 1000 - 500 mg | 3000 mg |
La massima dose giornaliera di paracetamolo non deve superare i 3000 mg. Non somministrare Paracetamolo Pensa per più; di 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Popolazioni speciali.
Pazienti anziani: Non è; necessario ridurre il dosaggio nei pazienti anziani. Funzione epatica o renale compromessa: Nei pazienti con funzione epatica o renale compromessa o con sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta o l’intervallo di dosaggio prolungato. Pazienti con funzione renale compromessa.
Funzione renale compromessa. Nei pazienti con insufficienza renale, la dose deve essere ridotta:
Filtrazione glomerulare | Dose |
10-50 ml/min | 500 mg ogni 6 ore |
< 10 ml/min | 500 mg ogni 8 ore |
Per compresse da 500 mg: Bambini e adolescenti con ridotto peso corporeo: Paracetamolo Pensa non è; raccomandato nei bambini al di sotto di 11 anni o con un peso corporeo inferiore a 33 kg, in quanto tale dosaggio non è; adatto a questa fascia di età;.Tuttavia, ci sono appropriati dosaggi e/o formulazioni disponibili per questa fascia d’età;.
Per compresse da 1000 mg (divisibili): Bambini e adolescenti con ridotto peso corporeo: Paracetamolo Pensa non è; raccomandato nei bambini al di sotto di 11 anni o con un peso corporeo inferiore a 33 kg, in quanto tale dosaggio non è; adatto a questa fascia di età;.Tuttavia, ci sono appropriati dosaggi e/o formulazioni disponibili per questa fascia d’età;. Modo di somministrazione: Uso orale. Ingerire le compresse con un bicchiere d’acqua.
SovradosaggioC'è; il rischio di avvelenamento, in particolare in soggetti anziani, in bambini piccoli, in pazienti con malattie epatiche, in casi di alcolismo cronico, in pazienti affetti da malnutrizione cronica. In questi casi il sovradosaggio può; essere fatale. Il danno epatico è; possibile in adulti che hanno assunto 10g o più; di paracetamolo. L'ingestione di 5g o più; di paracetamolo può; causare danni al fegato se il paziente ha fattori di rischio (vedi sotto). Si ritiene che quantità; eccessive di un metabolita tossico (di solito adeguatamente detossificate dal glutatione quando vengono ingerite dosi normali di paracetamolo) si legano irreversibilmente al tessuto epatico.
Fattori di rischio: Se il paziente a. È in trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri farmaci che inducono gli enzimi epatici. o b. Consuma regolarmente etanolo in quantità; eccessive o c. è; probabile che abbia una deplezione di glutatione, p. es. disturbi nutrizionali, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia.
Sintomi: I sintomi di sovradosaggio da paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico può; diventare apparente da 12 a 48 ore dopo l'ingestione. Possono verificarsi anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Nell’avvelenamento grave, l’insufficienza epatica può; progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. L'insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, fortemente indicata da dolore lombare, ematuria e proteinuria, può; svilupparsi in assenza di gravi danni al fegato. Sono state segnalate aritmie cardiache e pancreatiti.
Terapia Un trattamento immediato è; essenziale nella terapia del sovradosaggio da paracetamolo. Nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti devono essere urgentemente condotti in ospedale per cure mediche immediate. I sintomi possono essere limitati a nausea o vomito e possono non riflettere la gravità; del sovradosaggio o il rischio di danno d’organo. La terapia dovrebbe essere in accordo alle linee guida riconosciute sul trattamento (vedere la sezione sovradosaggio del BNF). Se il sovradosaggio si è; verificato entro 1 ora, si deve considerare un trattamento con carbone attivo. Le concentrazioni plasmatiche di paracetamolo dovrebbero essere misurate dopo 4 ore o più; dall'ingestione (concentrazioni più; precoci non sono affidabili). Il trattamento con N-acetilcisteina può; essere utilizzato fino a 24 ore dopo l'ingestione di paracetamolo, comunque, il massimo effetto protettivo si ottiene fino a 8 ore dopo l'ingestione. L'efficacia dell’ antidoto diminuisce bruscamente dopo tale tempo. Se necessario al paziente deve essere somministrata N-acetilcisteina per via endovenosa, in accordo con la posologia stabilita. Se il vomito non costituisce un problema, la somministrazione orale di metionina può; essere una valida alternativa per le aree remote, lontane dall'ospedale. La terapia dei pazienti che presentano una disfunzione epatica grave dopo 24 ore dall’ingestione deve essere discussa con un centro antiveleno o una unità; di epatologia. La dialisi può; ridurre la concentrazione plasmatica di paracetamolo.