DENOMINAZIONE
SOBREPIN TOSSE INFLUENZA RAFFREDDORE 650 MG/ 20 MG/ 4 MG GRANULATO PER
SOLUZIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sistema nervoso, analgesici, paracetamolo, combinazioni esclusi psicol
ettici.
PRINCIPI ATTIVI
Composizione qualitativa e quantitativa. Ogni bustina contiene: parace
tamolo 650 mg; clorfenamina maleato 4 mg (equivalente a 2,80 mg di clo
rfenamina); destrometorfano bromidrato 20 mg. Eccipiente/i con effetti
noti. Ogni bustina contiene: 4,4 g di saccarosio, 0,003 mg di giallo
arancio S (E-110) e 23,6 mg di socio. Per l'elenco completo degli ecci
pienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Biossido di titanio (E-171), acido citrico anidro, sodio saccarinato,
sodio ciclamato, polisorbato 80, sodio citrato, povidone K 30, aroma d
i limone, giallo chinolina (E-104), giallo arancio S (E-110).
INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi dell'influenza e del raffreddore comune, accom
pagnati da dolore da lieve a moderato, febbre, tosse secca (tosse irri
tativa, tosse nervosa) e congestione nasale negli adulti e negli adole
scenti a partire dai 14 anni di eta'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient
i elencati al paragrafo 6.1; tosse asmatica; tosse produttiva; insuffi
cienza respiratoria; insufficienza renale o epatica grave. Terapia con
comitante o nelle due settimane precedenti, con uno dei seguenti medic
inali. Antidepressivi inibitori della monoamina ossidasi (IMAO): l'uti
lizzo concomitante di destrometorfano e IMAO comporta il rischio di si
ndrome serotonergica. L'assunzione concomitante di questi medicinali p
uo' causare un aumento della pressione del sangue e crisi ipertensiva
(vedere paragrafo 4.5), inibitori selettivi della ricaptazione di sero
tonina (SSRI), bupropione, linezolide, procarbazina, selegilina; bambi
ni al di sotto dei 14 anni di eta'.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti e adolescenti dai 14 anni: una bustina (contenente 6
50 mg di paracetamolo) ogni 6-8 ore (3 o 4 volte al giorno), a seconda
delle necessita'. Si raccomanda di assumere una dose prima di andare
a dormire. Non assumere piu' di 4 bustine al giorno (pari a 2,6 g di p
aracetamolo). (Consultare il paragrafo 4.4). Se il paziente peggiora o
i sintomi persistono dopo 5 giorni di trattamento negli adulti o 3 gi
orni di trattamento negli adolescenti o se la febbre persiste per oltr
e 3 giorni, valutare la situazione clinica. Popolazione pediatrica: i
bambini al di sotto dei 14 anni di eta' non possono assumere questo fa
rmaco, in ragione del dosaggio delle sostanze attive contenute. Pazien
ti con insufficienza epatica: in caso di insufficienza epatica, non as
sumere piu' di 3 bustine al giorno (2 g di paracetamolo). L'intervallo
minimo tra le dosi deve essere di otto ore. Pazienti con insufficienz
a renale: in caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta
, a seconda del livello di filtrazione glomerulare, sulla base del seg
uente elenco. Filtrazione glomerulare: 10-50 ml/min; dosaggio: 500 mg
ogni 6 ore. Filtrazione glomerulare: <10 ml/min; dosaggio: 500 mg ogni
8 ore. Modo di somministrazione: uso orale. Versare il contenuto di u
na bustina in un bicchiere e aggiungere mezzo bicchiere d'acqua circa.
Mescolare sino a quando i granuli non si saranno disciolti. E' possib
ile aggiungere zucchero o miele, a seconda delle preferenze. Se il med
icinale viene assunto di sera, e' consigliabile prenderlo prima di and
are a dormire.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
Non eccedere la dose giornaliera raccomandata. Relative al paracetamol
o. Si raccomanda di valutare il quadro clinico: nei pazienti con malat
tia epatica (con o senza insufficienza epatica) o epatite vitale, poic
he' il rischio di epatotossicita' e' aumentato (vedere paragrafo 5.2);
nei pazienti con anemia, cardiopatia o malattie polmonari e disfunzio
ne renale (nell'ultimo caso, l'utilizzo occasionale e' accettabile, ma
l'assunzione prolungata di dosi elevate puo' aumentare il rischio di
eventi avversi a carico dei reni); nei pazienti asmatici, sensibili al
l'acido acetilsalicilico, poiche' sono state riportate reazioni bronco
spastiche con il paracetamolo (reazione incrociata) in questi pazienti
, anche se tali effetti si sono verificati solo nel 5% dei pazienti te
stati. L'assunzione di farmaci contenenti paracetamolo da parte di paz
ienti che consumano regolarmente bevande alcoliche (tre o piu' bevande
alcoliche, come birra, vino o liquori, al giorno) potrebbe causare da
nni al fegato. Gli alcolisti cronici devono consultare un medico prima
di assumere paracetamolo, altri analgesici o altri antipiretici. Gli
alcolisti cronici non devono assumere piu' di 2g/giorno di paracetamol
o. Evitare l'assunzione di questo medicinale contemporaneamente ad alt
ri farmaci contenenti paracetamolo. Ove si assumessero altri farmaci c
ontenenti paracetamolo, non si deve eccedere la dose massima di parace
tamolo di 3 g al giorno, considerando il contenuto in paracetamolo di
tutte le medicine utilizzate. Gli effetti tossici associati al paracet
amolo possono manifestarsi a seguito di un singolo sovradosaggio o a s
eguito di piu' assunzioni di dosi eccessive di paracetamolo. In casi m
olto rari, sono stati riportati casi di pustolosi esantematica acuta g
eneralizzata (AGEP), Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epi
dermica tossica (TEN) in associazione con l'assunzione di paracetamolo
. I pazienti dovrebbero essere messi al corrente dei sintomi di gravi
reazioni cutanee ed il trattamento deve essere interrotto al primo seg
no di eruzione cutanea o ipersensibilita'. L'assunzione di una dose su
periore a quella raccomandata (sovradosaggio) puo' causare danni al fe
gato. Un consulto medico immediato e' fondamentale sia negli adulti ch
e nei bambini, anche se non si nota alcun segno o sintomo. Relative a
clorfenamina maleato: occorre usare cautela nei pazienti affetti da ip
ertensione, glaucoma, ostruzione del collo vescicale, ipertiroidismo e
iperplasia prostatica con formazione di urina residua. Si raccomanda
di valutare la situazione clinica prima di somministrare questo medici
nale ai pazienti affetti da malattie respiratorie croniche come enfise
ma, bronchite cronica, asma bronchiale o tosse accompagnata da secrezi
oni eccessive. Si raccomanda di valutare il quadro clinico prima di so
mministrare questo medicinale ai pazienti allergici ad altri antistami
nici, poiche' potrebbe verificarsi sensibilita' incrociata. Questo med
icinale puo' causare sonnolenza. Nei bambini e negli anziani trattati
con antistaminici puo' verificarsi una reazione paradossa caratterizza
ta da ipereccitabilita'. I pazienti anziani possono essere piu' sensib
ili agli effetti anticolinergici degli antistaminici, come vertigini,
sedazione, confusione, ipotensione, bocca secca. I pazienti che assumo
no questo medicinale dovrebbero evitare il consumo concomitante di bev
ande alcoliche. Consulti un medico o un farmacista prima di assumere s
ostanze che deprimono il sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.
5). La clorfenamina puo' esacerbare gli effetti sedativi delle sostanz
e che deprimono il sistema nervoso centrale, come alcol, sedativi e tr
anquillanti. Relative al destrometorfano: nei pazienti con malattia ep
atica, il metabolismo del destrometorfano potrebbe essere alterato e c
io' deve essere preso in considerazione quando si stabilisce il dosagg
io per questi pazienti. Il destrometorfano e' metabolizzato dal citocr
omo epatico P450 2D6. L'attivita' di questo enzima e' geneticamente de
terminata. Circa il 10% della popolazione generale metabolizza lentame
nte CYP2D6. I metabolizzatori lenti e i pazienti che assumono inibitor
i di CYP2D6 allo stesso tempo possono manifestare effetti aumentati o
prolungati del destrometorfano. Di conseguenza, deve essere usata caut
ela nei pazienti con metabolismo lento di CYP2D6 o che assumono inibit
ori di CYP2D6 (vedere anche il paragrafo 4.5). Non somministrare a paz
ienti sedati, debilitati o allettati. Si raccomanda ai pazienti con pr
oblemi respiratori cronici, come enfisema, bronchite cronica, asma bro
nchiale o una condizione che causa tosse accompagnata da secrezioni ec
cessive, glaucoma o difficolta' urinarie causate da iperplasia prostat
ica, di consultare un medico prima di assumere questo prodotto. L'assu
nzione di destrometorfano puo' essere associata al rilascio di istamin
e e, di conseguenza, deve essere evitata nei pazienti affetti da derma
tite atopica. Sono stati riportati casi di abuso di destrometorfano. U
sare cautela soprattutto negli adolescenti e nei giovani, come anche n
ei pazienti con precedenti di abuso di droghe o sostanze psicoattive.
Sindrome serotonergica: sono stati riportati effetti serotonergici, tr
a cui lo sviluppo di una sindrome da serotonina potenzialmente letale,
a fronte dell'assunzione concomitante di destrometorfano e agenti ser
otonergici, come gli inibitori selettivi della ricaptazione di seroton
ina (SSRI), farmaci che pregiudicano il metabolismo della serotonina (
inclusi gli inibitori delle monoamine ossidasi (IMAO)) e gli inibitori
di CYP2D6. La sindrome da serotonina puo' causare alterazioni dello s
tato mentale, instabilita' autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sin
tomi gastrointestinali. Se si sospetta la presenza di sindrome da sero
tonina, interrompere l'assunzione di Sobrepin Tosse Influenza Raffredd
ore. Avvertenze sugli eccipienti: i pazienti affetti da rari problemi
ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio
-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assume
re questo medicinale. Questo medicinale contiene 4,4 g di saccarosio p
er dose; questo aspetto deve essere preso in considerazione nei pazien
ti affetti da diabete mellito. Questo medicinale puo' causare reazioni
allergiche poiche' contiene giallo arancio S (E110). Questo medicinal
e contiene 26,3 mg di sodio equivalente all'1,18% dell'assunzione mass
ima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio p
er un adulto.
INTERAZIONI
Interazioni dovute al paracetamolo: il paracetamolo viene metabolizzat
o in larga parte nel fegato e quindi puo' interagire con altri farmaci
che usano le stesse vie metaboliche o che agiscono inibendo o inducen
do tali vie. Alcuni dei suoi metaboliti sono epatotossici e, di conseg
uenza, la somministrazione concomitante di potenti induttori enzimatic
i (rifampicina, alcuni anticonvulsivi, ecc.) puo' causare reazioni di
epatotossicita', soprattutto a fronte dell'assunzione di elevate dosi
di paracetamolo. Interazioni potenzialmente rischiose includono antico
agulanti orali (acenocumarolo, warfarin): possibile potenziamento dell
'effetto anticoagulante dovuto all'inibizione della sintesi epatica de
i fattori di coagulazione. Tuttavia, alla luce dell'apparentemente bas
sa rilevanza clinica di questa interazione nella maggior parte dei paz
ienti, si considerano terapie analgesiche alternative a base di salici
lati ove sia disponibile una terapia anticoagulante, In ogni caso, la
dose e la durata del trattamento devono essere quanto piu' basse possi
bili e accompagnate da regolare monitoraggio INR. Ai pazienti deve ess
ere spiegato di consultare un medico o un farmacista prima dell'uso, s
e assumono un anticoagulante come warfarin o altro derivato della cuma
rina. Alcol etilico: potenziamento della tossicita' del paracetamolo,
tramite possibile induzione della produzione epatica di sottoprodotti
epatotossici del paracetamolo. Anticonvulsivi (fenitoina, fenobarbital
e, metilfenobarbitale, primidone): diminuita biodisponibilita' di para
cetamolo e esacerbazione dell'epatotossicita' a fronte di sovradosaggi
o, causata dall'induzione del metabolismo epatico. Diuretici dell'ansa
: possibile riduzione degli effetti dei diuretici, poiche' il paraceta
molo potrebbe ridurre l'escrezione renale delle prostaglandine e l'att
ivita' reninica plasmatica. Isoniazide: ridotta clearance del paraceta
molo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicita', a c
ausa dell'inibizione del suo metabolismo epatico. Lamotrigina: ridotta
biodisponibilita' di lamotrigina, con possibile riduzione del suo eff
etto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. M
etoclopramide e domperidone: aumento dell'assorbimento di paracetamolo
nell'intestino tenue, a causa dell'effetto di questi farmaci sullo sv
uotamento gastrico. Probenecid: aumento dell'emivita plasmatica del pa
racetamolo tramite la riduzione della degradazione e dell'escrezione u
rinaria dei suoi metaboliti. Propranololo: aumento dei livelli plasmat
ici di paracetamolo, a causa della possibile inibizione del suo metabo
lismo epatico. Resine scambiatrici di ioni (colestiramina): ridotto as
sorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione dei suoi effetti
, a causa della fissazione del paracetamolo nell'intestino. Interazion
i dovute alla clorfenamina maleato. Alcolici o droghe che deprimono il
sistema nervoso centrale: l'effetto depressivo di tali sostanze o gli
effetti antistaminici della clorfenamina potrebbero essere potenziati
e causare sintomi di sovradosaggio. Inibitori delle monoamine ossidas
i (IMAO), incluso furazolidone (antibatterico) e procarbazina (antican
cro): si sconsiglia l'assunzione concomitante poiche' potrebbero prolu
ngare e intensificare gli effetti anticolinergici e depressivi del sis
tema nervoso centrale degli antistaminici. Antidepressivi triciclici o
maprotiline (antidepressivi tetraciclici) o altri medicinali ad azion
e anticolinergica: gli effetti anticolinergici di questi medicinali o
antistaminici come la clorfenamina potrebbero essere potenziati. In ca
so di problemi gastrointestinali, ai pazienti deve essere raccomandato
di consultare in medico il prima possibile, poiche' potrebbe verifica
rsi ileo paralitico (vedere paragrafo 4.4). Farmaci ototossici: sintom
i di ototossicita' come tinnito, giramenti di testa e vertigini potreb
bero essere mascherati. Medicinali fotosensibilizzanti: possono verifi
carsi effetti fotosensibilizzanti aggiuntivi. Interazioni dovute al de
strometorfano: NSAID inibitori di COX-2 (Coxib). Gli studi farmacocine
tici hanno mostrato che le concentrazioni plasmatiche di destrometorfa
no possono aumentare se il farmaco viene somministrato in concomitanza
con celecoxib, parecoxib o valdecoxib, a causa dell'inibizione del me
tabolismo epatico del destrometorfano. Antiaritmici (amiodarone o chin
idina). Si puo' verificare un aumento delle concentrazioni plasmatiche
di destrometorfano e si potrebbero raggiungere livelli tossici. Potre
bbe essere necessario adeguare il dosaggio. Inibitori di CYP2D6: il de
strometorfano e' metabolizzato da CYP2D6 ed ha un elevato metabolismo
di primo passaggio. L'utilizzo concomitante di potenti inibitori dell'
enzima CYP2D6 puo' aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel
corpo, fino a livelli molte volte superiori al normale. Questo aumenta
i rischi che il paziente manifesti gli effetti tossici del destrometo
rfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depression
e respiratoria), come anche sindrome serotonergica. Fluoxetina, paroxe
tina, chinidina e terbinafina sono potenti inibitori dell'enzima CYP2D
6. Le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano aumentano fino a 2
0 volte con l'assunzione concomitante di chinidina, il che esacerba gl
i effetti avversi del farmaco sul sistema nervoso centrale. Anche amio
darone, flecainide, propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cin
acalcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina producono effetti simi
li sul metabolismo del destrometorfano. Ove sia necessario l'uso conco
mitante di inibitori di CYP2D6 e destrometorfano, il paziente deve ess
ere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrom
etorfano. Antidepressivi inibitori della monoamina ossidasi (IMAO), co
me moclobemide e tranilcipromina; inibitori selettivi della ricaptazio
ne di serotonina (SSRI), come fluoxetina e paroxetina; serotonergici c
ome bupropione e altri inibitori della monoamina ossidasi (IMAO), come
procarbazina, selegilina e il linezolide antimicotico e antibatterico
: si sono verificate reazioni avverse gravi, caratterizzate da sindrom
e serotonergica con eccitazione, sudore, rigidita' e ipertensione. Cio
' potrebbe essere causato dall'inibizione del metabolismo epatico del
destrometorfano. Di conseguenza, si raccomanda di evitare l'associazio
ne con tali farmaci e di non somministrare il destrometorfano fino a q
uando non sono trascorsi almeno 14 dosi dal trattamento con i medicina
li sopra descritti. Farmaci depressivi del sistema nervoso centrale, i
nclusi psicotropici, antistaminici o medicinali per il Morbo di Parkin
son: possibile potenziamento degli effetti di depressione del sistema
nervoso centrale. Espettoranti e mucolitici. L'inibizione del riflesso
della tosse potrebbe causare ostruzione polmonare in caso di aumento
del volume o della fluidita' delle secrezioni bronchiali.
EFFETTI INDESIDERATI
Sicurezza sulla base dei dati delle sperimentazioni cliniche. Clorfena
mina: la sicurezza della clorfenamina, come risulta dalle sperimentazi
oni cliniche, si basa sui dati di sei sperimentazioni cliniche randomi
zzate, con controllo placebo, condotte per il trattamento della rinite
allergica stagionale o non stagionale. Il seguente elenco descrive le
reazioni avverse verificatesi, ove e' stato riportato piu' di un caso
, l'incidenza era superiore a quella riscontrata con il placebo e la r
eazione avversa si e' manifestata in almeno l'1% dei pazienti. Reazion
i avverse riportate in >= 1% dei soggetti trattati con clorfenamina in
sei sperimentazioni cliniche randomizzate con controllo placebo. Dist
urbi del sistema nervoso: capogiri, sonnolenza. Disturbi gastrointesti
nali: bocca secca, dispepsia, faringite. Disturbi generali e disturbi
presso il sito di somministrazione: irrequietezza. Dati post-commercia
lizzazione: di seguito si elencano le reazioni avverse riscontrate nel
periodo successivo alla commercializzazione per il destrometorfano e
il paracetamolo. La frequenza e' riportata sulla base della seguente c
onvenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 e <1/10); non comun
e (>=1/1000 e <1/100); raro (>=1/10000 e <1/1000); molto raro (<1/1000
0); non nota (non puo' essere calcolata sulla base dei dati disponibil
i). Destrometorfano: di seguito, le reazioni avverse al destrometorfan
o sono presentate per categoria di frequenza, sulla base dell'incidenz
a riscontrata nelle sperimentazioni cliniche o negli eventuali studi e
pidemiologici, oppure, ove l'incidenza non sia disponibile, la categor
ia della frequenza e' indicata come non nota. Nell'elenco successivo,
le stesse reazioni avverse sono presentate per categoria di frequenza,
sulla base delle segnalazioni spontanee. Reazioni avverse al destrome
torfano riscontrate nel periodo post-commercializzazione per categoria
di frequenza, calcolate sulla base delle sperimentazioni cliniche o d
egli studi epidemiologici. Disturbi gastrointestinali. Non nota: dolor
e addominale, diarrea, nausea, vomito. Disturbi immunitari. Non nota:
angioedema, prurito, rash, orticaria. Disturbi del sistema nervoso. No
n nota: capogiri, iperattivita' psicomotoria, sonnolenza. Disturbi psi
chiatrici. Non nota: insonnia. Reazioni avverse al destrometorfano ris
contrate nel periodo post-commercializzazione per categoria di frequen
za, calcolate sulla base delle segnalazioni spontanee. Disturbi gastro
intestinali. Molto rara: dolore addominale, diarrea, nausea, vomito. D
isturbi del sistema immunitario. Molto rara: angioedema, prurito, rash
, orticaria. Disturbi del sistema nervoso. Molto rara: capogiri, ipera
ttivita' psicomotoria, sonnolenza. Disturbi psichiatrici. Molto rara:
insonnia. Paracetamolo: di seguito, le reazioni avverse al paracetamol
o sono presentate per categoria di frequenza, sulla base dell'incidenz
a riscontrata nelle sperimentazioni cliniche o negli eventuali studi e
pidemiologici, oppure, ove l'incidenza non sia disponibile, la categor
ia della frequenza e' indicata come non nota. Reazioni avverse al para
cetamolo riscontrate nel periodo post-commercializzazione per categori
a di frequenza, calcolate sulla base delle sperimentazioni cliniche o
degli studi epidemiologici. Analisi complementari. Non nota: aumento d
ella transaminasi ^1. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reaz
ione anafilattica, ipersensibilita'. Disturbi della cute e dei tessuti
sottocutanei. Non nota: orticaria, rash con prurito, rash. ^1 Livelli
aumentati di transaminasi possono presentarsi in alcuni pazienti che
assumono dosi terapeutiche di paracetamolo; cio' non e' accompagnato d
a danno epatico e di norma torna alla normalita' con il proseguimento
o l'interruzione del trattamento a base di paracetamolo. Nell'elenco s
eguente, le stesse reazioni avverse sono presentate per categoria di f
requenza sulla base delle segnalazioni spontanee. Reazioni avverse al
paracetamolo riscontrate nel periodo post-commercializzazione per cate
goria di frequenza, calcolate sulla base delle segnalazioni spontanee
^1. Analisi complementari. Molto rara: aumento della transaminasi. Dis
turbi del sistema immunitario. Molto rara: reazione anafilattica, iper
sensibilita'. Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei. Molto r
ara: orticaria, rash con prurito, rash, sono state segnalate reazioni
cutanee gravi. ^1 La stima dei pazienti esposti e' stata calcolata sul
la base dei dati ottenuti da IMS MIDAS. ^2 Livelli aumentati di transa
minasi possono presentarsi in alcuni pazienti che assumono dosi terape
utiche di paracetamolo; cio' non e' accompagnato da danno epatico e di
norma torna alla normalita' con il proseguimento o l'interruzione del
trattamento a base di paracetamolo. Il consumo simultaneo di alcol du
rante il trattamento puo' aumentare l'incidenza degli effetti collater
ali. Si raccomanda di non consumare bevande alcoliche durante il tratt
amento. Ove si notassero reazioni avverse, sospendere il trattamento e
segnalare l'evento all'organismo di farmacovigilanza. Segnalazione de
lle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse
sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' imp
ortante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto bene
ficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di
segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite https://www.aifa
.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il medicinale non deve essere assunto in gravidanza e durante l'allatt
amento al seno. Gravidanza: non vi sono studi controllati adeguati sul
le donne in gravidanza o che allattano relativi alla combinazione di c
lorfenamina, destrometorfano e paracetamolo. Questo prodotto non deve
essere utilizzato in gravidanza o durante l'allattamento, a meno che i
potenziali benefici in termini di cura della madre siano maggiori dei
potenziali rischi per il feto o il neonato. Paracetamolo: il paraceta
molo somministrato alla madre in dosi controllate attraversa la placen
ta ed entra nella circolazione fetale 30 minuti dopo l'ingestione e vi
ene efficientemente metabolizzato tramite la solfoconiugazione fetale.
Quando assunto come raccomandato, il paracetamolo non incide negativa
mente sulla donna incinta o il feto. Gli studi riproduttivi non hanno
evidenziato malformazioni o effetti fototossici. I dati epidemiologici
relativi all'assunzione orale di dosi terapeutiche di paracetamolo no
n evidenziano effetti indesiderati sulla donna incinta, il feto o il n
eonato. Gli studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico dei bambin
i esposti al paracetamolo nell'utero materno hanno riportato risultati
inconclusivi. Un'ampia quantita' di dati sulle donne incinte indica l
'assenza di tossicita' fetale e neonatale o di malformazioni congenite
. Se clinicamente necessario, il paracetamolo puo' essere assunto in g
ravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace piu' bass
a e per il piu' breve tempo possibile e il meno frequentemente possibi
le. Clorfenamina maleato: non e' noto se la clorfenamina o i suoi meta
boliti attraversano la placenta. Non sono stati dimostrati effetti ter
atogenici negli studi condotti sugli animali, ma sono state riportate
ridotte percentuali di sopravvivenza postnatale a fronte di dose super
iori a quelle usate clinicamente (vedere paragrafo 5.3). Destrometorfa
no: non vi sono studi controllati e adeguati negli esseri umani. Tutta
via, l'uso di questo prodotto medicinale potrebbe essere accettabile i
n mancanza di alternative terapeutiche piu' sicure e sempre che i bene
fici siano superiori ai potenziali rischi. Gli studi sugli animali non
hanno evidenziato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). All
attamento al seno. Paracetamolo: il paracetamolo e' escreto nel latte
materno in basse concentrazioni (dallo 0,1% all'1,85% della dose inger
ita dalla madre). L'ingestione materna di paracetamolo, in dosi contro
llate, non comporta rischi per il neonato. Anche se sono state rilevat
e concentrazioni massime comprese tra 10 e 15 mcg/ml (da 66,2 a 99,3 m
cmoles/l) nel latte materno, una o due ore dall'assunzione da parte de
lla madre di una singola dose da 650 mg, il paracetamolo e i suoi meta
boliti non sono stati rilevati nell'urina dei neonati. L'emivita nel l
atte materno e' compresa tra 1,35 e 3,5 ore. Non sono stati riportati
eventi avversi nei bambini. Clorfenamina maleato: dal momento che picc
oli quantitativi di antistaminici sono escreti nel latto materno, vi e
' il rischio di eventi avversi nel neonato, come stato di eccitazione
insolito. La clorfenamina puo' inibire l'allattamento a causa della su
a azione anticolinergica. Destrometorfano: non vi sono dati disponibil
i sull'escrezione del destrometorfano nel latte materno, anche se non
sono stati riscontrati problemi negli esseri umani. Fertilita': sono s
tate riportate alterazioni della fertilita' maschile con il paracetamo
lo a fronte di quantitativi piu' elevati delle dosi cliniche (vedere p
aragrafo 5.3). Non vi sono dati umani disponibili.