Cos’è il bruxismo e quali sono i sintomi per riconoscerlo
Il bruxismo è un disturbo legato al digrignamento involontario e violento delle arcate dentarie, superiore e inferiore, che scorrono l'una sull'altra in modo spesso rumoroso e fastidioso per chi lo esegue, ma soprattutto per chi sta vicino.
Il fenomeno si verifica soprattutto durante il sonno, momento in cui i muscoli masticatori si contraggono, spingendo le arcate a serrarsi e sfregarsi; si verifica nella seconda parte del sonno e dura solo pochi secondi, anche se si ripete più volte.
Sebbene chi soffre di bruxismo non si renda conto del digrignamento dei denti, al risveglio potrebbe lamentare una fastidiosa sensazione di dolore a livello della mandibola.
In presenza di tale fenomeno i denti subiscono una progressiva usura che provoca una sorta di limatura a livello dello smalto a tal punto da trasformarli in strumenti affilati in grado di ledere guance e lingua.
Il raschiamento tra i denti può avvenire in modo così intenso da evidenziare la dentina provocando i seguenti sintomi:
- abrasione dentale
- predisposizione all'insorgenza di carie
- scollamento gengivale
Cause del bruxismo: le radici del fenomeno
Sebbene sia tuttora oggetto di studio, il bruxismo può essere classificato in tre tipologie:
- primario, indicato dai medici come la risposta dell'organismo alle tensioni accumulate
- secondario, indotto da sostanze farmaceutiche, sintetiche e chimiche, quali antidepressivi o sostanze stupefacenti
- diurno, che colpisce soprattutto gli sportivi, i quali, per il forte stress e per la concentrazione richiesta, tendono a stringere i denti talvolta in modo anomalo
Tra le cause che si attribuiscono al bruxismo primario vi è innanzitutto la predisposizione familiare; è probabile che chi soffre di bruxismo abbia qualche familiare affetto dello stesso disturbo, così come è possibile che il digrignamento involontario dei denti si verifichi in persone adulte che hanno sofferto dello stesso fastidio durante l'infanzia.
Altri fattori scatenanti possono essere malocclusioni dentali, malformazioni della mandibola oppure situazioni di stress, aggressività o alterazioni dello stato psico-patologico in genere.
Possono causare lo sfregamento involontario dei denti anche le irritazioni e infiammazioni alla corona dentaria, le gengiviti oppure le parassitosi intestinali.
Bruxismo e cura: come trattare il disturbo
Per contrastare i sintomi prodotti dal bruxismo puoi mettere in atto alcuni accorgimenti modificando alcune abitudini alimentari e alcuni atteggiamenti quotidiani:
- evita i cibi duri che richiedono sforzo mandibolare in modo da non creare ulteriori fastidi alla mandibola e ai denti
- ricorri ai massaggi a livello del collo, delle spalle e viso: il rilassamento, fra i rimedi per il bruxismo, risulta il più efficace, in quanto grazie ad esso è possibile bandire lo stress e mantenere una condizione psichica equilibrata e serena
- garantisciti una buona qualità e quantità di sonno che riequilibra la naturale condizione psicofisica, contrastando lo stress
Per trattare il bruxismo esiste in commercio un dispositivo conosciuto come bite, che rappresenta l'unico strumento per alleviare i sintomi e i disturbi che conseguono al digrignamento dei denti.
Il bite va applicato durante la notte e va mantenuto per tutto il periodo di sonno; esso porta notevoli benefici che migliorano la qualità della vita a chi soffre di questo disturbo:
- impedisce lo sfregamento dei denti favorendo l'allineamento
- riduce la tensione muscolare a livello della mandibola e del collo
- diminuisce la sensazione di dolore al risveglio
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